Sovico (Monza), 24 aprile 2014 - Subito a processo il presunto omicida del pizzaiolo egiziano morto dopo una lite per motivi familiari. Il sostituto procuratore della Repubblica di Monza Salvatore Bellomo ha infatti chiesto il giudizio immediato per un egiziano di 25 anni, M.A., regolare e incensurato, sottoposto a fermo dai carabinieri del nucleo operativo di Monza perchè ritenuto responsabile della morte di Ahmed Mostafa Aly El Tablawy, 24 anni, morto lo scorso novembre all’ospedale di Carate Brianza a causa delle coltellate ricevute durante una lite scoppiata in una casa di ringhiera della centralissima via Giovanni da Sovico.

Sembra che la vittima fosse giunta in Italia da pochi giorni, forse con l’intenzione di andare a lavorare alla pizzeria d’asporto posta sotto l’abitazione dove è avvenuta l’aggressione e dove il giovane aveva trovato ospitalità da alcuni parenti connazionali. E forse proprio da questo è scaturita la feroce lite che ha portato all'aggressione. Il pizzaiolo era stato accompagnato da alcuni connazionali al pronto soccorso dell'ospedale di Carate Brianza, ma i medici non erano riusciti a salvarlo.

Dalle testimonianze i carabinieri erano risaliti al lontano cugino del ventiquattrenne che, dopo essersi disfatto del coltello, aveva trovato rifugio a casa di un parente ad Albiate, dove i militari monzesi l'hanno sottoposto a fermo per omicidio volontario aggravato. L'indagato si trova ancora detenuto in carcere e ora che il pm ha deciso di chiedere per lui il giudizio immediato, dovrà decidere se affrontare il dibattimento davanti alla Corte di Assise di Monza oppure optare per un processo con il rito abbreviato davanti al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Monza che prevede, in caso di condanna, uno sconto sulla pena.

di Stefania Totaro