Valmadrera (Lecco), 26 gennaio 2014 - Dramma sull’ex statale 36 nel primo pomeriggio di ieri a Valmadrera, dove un centauro è morto in un incidente stradale e la compagna è rimasta gravemente ferita. Nella carambola, avvenuta intorno alle 14, risultano coinvolte anche altre due persone. A perdere la vita, praticamente sul colpo, è stato Enzo Natalino Barbieri, di 57 anni di Triuggio, provincia di Monza. L’uomo viaggiava a cavallo della sua potente Yamaha Fj 1200. Con lui sulla parte posteriore del sellino della due ruote c’era la convivente Donatella Canali, di 39 anni. 

Porcedevano lungo la Sp 639 in direzione del capoluogo. Pochi minuti prima e più avanti un motociclista in sella ad una Harley Davidson avrebbe investito un ciclista, fortunatamente senza gravi conseguenze per nessuno, gli automobilisti che provenivano subito dietro avrebbero rallentato per non investirli, ma il brianzolo avrebbe superato le auto in colonna sulla seconda corsia salvo trovarsi di fronte all’improvviso una vecchia Honda Lago ferma in mezzo alla carreggiata. Non correva molto per via del traffico, manteneva anzi una «velocità moderata» si legge nei verbali degli agenti della Polstrada di Lecco. È così riuscito a frenare in tempo per evitare l’impatto, a differenza di un altro centauro che invece ha tamponato violentemente l’utilitaria sfondandone il baule per poi essere proiettato pesantemente sul tetto della vettura.

Il brianzolo, forse a causa della manovra di decelerazione, ha scarrocciato e perso l’equilibrio, per terminare infine la corsa sull’asfalto. Sul posto sono intervenuti in forze i soccorritori, con i sanitari del 118 di Lecco e cinque squadre di paramedici volontari. Sono stati mobilitati anche i vigili del fuoco del comando provinciale, i vigili urbani, gli operatori del 113 della Stradale e i componenti dell’equipaggio dell’eliambulanza di Como. Purtroppo per il 57enne era tardi. L’impatto è stato devastante.

La passeggera è stata invece trasferita d’urgenza con l’elicottero al Sant’Anna, non correrebbe immediato pericolo, ma è stata ricoverata in osservazione per diverse lesioni. «Versava in stato di choc - ha riferito un testimone -. Non parlava, non si muoveva, probabilmente ha subito capito quello che è successo al proprio compagno». Anche l’altro motociclista e il guidatore dell’utilitaria sono stati accompagnati in ospedale, ma all’Alessandro Manzoni. Pure loro hanno rimediato diversi traumi. Per consentire le operazioni di salvataggio e i rilievi la strada è stata chiusa al transito per oltre un’ora. La vittima lavorava presso gli stabilimenti della Rovagnati, lascia un figlio nato da una precedente relazione e altri due della nuova compagna.

di Daniele De Salvo