Monza, 28 dicembre 2013 - Migliora la sicurezza stradale, crea energia a costi più bassi, dà lavoro e vince premi. Sono i risultati di Lybra, il dosso rallentatore che genera energia elettrica, realizzato dalla Up «Underground Power» società creata da 4 amici brianzoli nel 2007. Un’azienda che è entrata fra le prime 10 «più promettenti piccole e medie imprese nell’innovazione delle risorse energetiche del nostro Paese». Una «classifica» stilata dalla società Cleantech Group in collaborazione con Italy Cleantech Network, il ministero della Tutela del Territorio e del Mare e l’Italian Trade Agency.

Tutto merito di Lybra, il dosso energetico prodotto da Up. Un dosso rallentatore molto simile a quelli che si incontrano oggi lungo le strade ma che, sfruttando l’energia cinetica prodotta dal passaggio delle auto, attraverso un sofisticato sistema sottostante, riesce a creare energia elettrica che può essere utilizzata per alimentare, case, negozi, uffici e fabbriche. «Nei primi mesi del 2014 è in programma una cerimonia ufficiale a Roma per ricevere questo prestigioso riconoscimento, che va ad arricchire il palmarès e corona un 2013 ricco di brillanti novità: dopo un primo aumento di capitale da quasi 400.000 euro di febbraio, Up ha recentemente aperto un nuovo round di finanziamento da 750.000 euro di cui ne sono già stati raccolti più della metà. Liquidità fresca che aiuterà la società a completare il primo round di investimenti per l’avvio della produzione seriale del dosso energetico», spiega Andrea Pirisi fra i fondatori della società.

E dopo la presentazione del progetto PowerBrumps (che prevede l’installazione di un dosso nei parcheggi dell’Auchan di Rescaldina) «molte amministrazioni pubbliche si sono interessate anche perché ai Comuni, ad esempio, non costa nulla. Noi lo installiamo, noi lo paghiamo e il comune prende provigioni per l’energia prodotta», aggiunge Pirisi. Un’azienda che ha anche creato lavoro visto che dai 4 dipendenti iniziali, si è oggi arrivati a 14 (fra fissi, a tempo e a progetto). «Su una strada con traffico medio un impianto lungo 10 metri è in grado di fornire energia per 40 case a un costo di 0,05 euro per kWh (la media UE è di 0,12 euro) e pertanto non ha bisogno di alcun incentivo o contributo pubblico», conclude Pirisi.

Fabio Lombardi