Monza, 27 settembre 2013 - Appropriazione indebita per mezzo milione di euro e false fatturazioni.
Sono le accuse contestate dalla Procura di Monza a Gian Luca Brambilla, il vicepresidente dell'Unione Commercianti di Monza. Brambilla, che è anche presidente dell'Osservatorio  Fiscale per i commercianti, è imputato in qualità di amministratore delegato della società 'eAgisco srl', un'impresa di consulenze aziendali con sede a Concorezzo. A firmare la chiusura delle indagini a suo carico è stata la pm Donata Costa.

Con Brambilla sono coimputati a vario titolo anche l'amministratore della 'Autotrasporti Perotti', Antonio Ruggero Perotti e l'amministratore della 'Givi Trans' Vincenzo Napoli. Secondo l'accusa, i tre amministratori, attraverso false fatturazioni, si sarebbero appropriati indebitamente di oltre 1 milione di euro della 'Autotrasporti Perotti' ora in liquidazione. In particolare a Gian Luca Brambilla il magistrato imputa presunte appropriazioni indebite per "compensi relativi ad un accordo di collaborazione fittizio" con 'eAgisco' di 336mila euro e altri 171mila euro pagati nel 2009 dalla società di autotrasporti. Brambilla è poi accusato di avere emesso con la 'eAgisco' fatture per operazioni inesistenti per 280mila euro più Iva per permettere alla Perotti di evadere il Fisco.

"Presenteremo subito istanza al pm per essere interrogatori e chiarire la vicenda" - ha dichiarato l'avvocato Raffaele Della Valle, difensore del vicepresidente dell'Unione commercianti monzese, che contesta decisamente le accuse. "Per la Autotrasporti Perotti ho veramente lavorato per 3 anni - sostiene Gian Luca Brambilla - La eAgisco è una società che aiuta le aziende a ristrutturare i loro costi e tra i nostri clienti ci sono anche aziende di rilievo come Banca Intesa e Star. La Autotrasporti Perotti aveva problemi di gestione dopo la morte del padre dei tre fratelli, diventati tutti amministratori della società e da allora in dissidio tra loro. Sono andato in azienda per salvarla, ho recuperato milioni di euro con il rifinanziamento dei mutui e altre operazioni societarie. E per questo lavoro non sono mai stato pagato. Quando mi sono attivato per avere il mio compenso, mi sono ritrovato denunciato per false fatturazioni. Porterò davanti al pm come testimoni del lavoro realmente eseguito notai, commercialisti e sindacati. La società di Vincenzo Napoli è un fornitore della Perotti a cui è stato ceduto un ramo dei trasporti e il liquidatore della Perotti, ad esempio, ha già confermato che la fornitura fatturata è realmente esistente".

di Stefania Totaro