Monza, 27 giugno 2013 - Giallo sulla morte di un 22enne nel carcere di Monza. Arrestato il primo maggio per rapina, il ragazzo è deceduto l’8 giugno scorso per “arresto cardiocircolatorio”.

Ma la madre, Giovanna D’Aiello, è «sicura che non è morto di morte naturali». Ha presentato denuncia perché 5 giorni prima della morte, «dopo averlo visto a colloquio in carcere avevo fatto presente che mio figlio stava male. Ha perso sedici chili in un mese. Avevo chiesto lo mettessero in una struttura adeguata. Lui non aveva problemi di salute. Se aveva sbagliato, doveva rispondere per quello che aveva fatto, ma non è giusto che sia morto così».

La mamma del giovane esclude anche l’ipotesi del suicidio. Ma l’autopsia disposta dal magistrato della Procura di Monza, Salvatore Bellomo, avrebbe escluso una morte violenta o per intossicazione da farmaci o droghe. Massimo riserbo da parte del direttore del carcere, Maria Pitaniello: «Il ragazzo era seguito, ha accusato un malore, è stato soccorso subito».

di Marco Galvani