Monza, 25 ottobre 2012 -Dai mobili di 'Katiarredamenti', alla pelletteria a prezzi stracciati per anticipare i regali di Natale, fino alle auto, motocicli e partite di rame per 2 tonnellate provenienti dai 'corpi di reato'. Sarà tutto venduto all'asta sabato presso la sede dell'Istituto di Vendite Giudiziarie di via Aspromonte a Monza. Si parte alle ore 9 con il fallimento della società 'Mara Pelletterie srl' che prevede la vendita al dettaglio di oltre 40.000 articoli di pelletteria nuovi, portafogli uomo/donna, cinture, borse, valigette, ecc… ideali per i regali del prossimo Natale. I prezzi sono veramente competitivi: da 1 euro per i portachiavi ad un massimo di 15 euro per le borse da viaggio (che venivano vendute dall’azienda ad oltre 190 euro).

A partire dalle ore 10 partirà invece la vendita degli arredi del fallimento della società 'Immobilcasa' di Katiarredamenti: cucine, camerette, camere, arredi bagno. Tutta la mattinata sarà quindi dedicata agli arredi della sciura Maria provenienti dai punti vendita di Katiarredamenti, naufragata insieme ai titolari in un'inchiesta giudiziaria. Caterina Asaro, meglio conosciuta come Katia, è stata arrestata dalla Guardia di Finanza il 16 giugno scorso insieme al marito Franco Grosso nella loro abitazione di Besana Brianza per bancarotta fraudolenta della 'Katiarredamenti'.

I coniugi si trovano ora agli arresti domiciliari e vogliono patteggiare la pena. Secondo l'accusa, i titolari del marchio Katiarredamenti, insieme ad altre persone indagate a piede libero, tra cui il figlio della coppia Denis, avrebbero distratto almeno 4 milioni di euro attraverso l'esecuzione di operazioni commerciali o societarie, cessioni di merci oppure di quote o rami d'azienda, su altre società a loro riconducibili, provocando il fallimento delle società. Caterina Asaro ha dichiarato di occuparsi soltanto della gestione commerciale della loro attività, mentre il marito sostiene che non volevano, come sostiene l'accusa, distrarre il patrimonio delle società, bensì di avere tentato in tutti i modi di salvarle dal fallimento.

Le aste riprendono nel pomeriggio alle 16 all'Istituto di Vendite Giudiziarie di via Aspromonte a Monza con la vendita dei 'corpi di reato', ossia i beni provenienti dalla commissione di reati e sequestrati dalle forze dell'ordine ai delinquenti colti con le mani nel sacco. In vendita 16 automezzi, tra cui auto e motocicli, tutti in buone condizioni e a prezzi stracciati e anche due lotti di rame per un peso complessivo di circa 2 tonnellate.

Sempre dalle ore 16 saranno posti in vendita anche autovetture ed autocarri provenienti da fallimenti e concordati preventivi di aziende brianzole. Il meccanismo di acquisto alle aste giudiziarie è semplicissimo: basta fare un'offerta al momento del bando dell'oggetto in vendita che interessa e, se nessuno rilancia e offre di più di quanto si è disposti a spendere, il bene viene aggiudicato. Si paga e si porta via.

Ultimamente va alla grande anche la vendita on line di beni mobili provenienti da fallimenti decretati dal Tribunale. Un sistema innovativo per avvicinare ancora più la gente comune alle vendite giudiziarie, risparmiando tempo e costi per i cittadini che non devono più recarsi personalmente nel luogo della vendita e nel contempo riuscendo ad incrementare le aggiudicazioni in tempi più rapidi senza lasciare le giacenze in magazzino e anche a prezzi maggiori, vista la più vasta affluenza alle aste grazie all'utilizzo del computer direttamente dalla poltrona di casa.

Chi è interessato deve soltanto iscriversi al sito astagiudiziaria.com o benimobili.it e creare un account per seguire in tempo reale l'asta, proprio come le persone presenti in sala attraverso un proiettore dove vengono indicate anche le offerte fatte dal pubblico.

di Stefania Totaro