Desio, 23 settembre 2012 - Il caso Ginnastica San Giorgio ‘79 continua a fare rumore. Perchè i 600 iscritti rappresentano un “indotto” complessivo di almeno 2 mila persone coinvolte nella vicenda. E perchè si parla di quella che, in sostanza, è la società più prestigiosa dell’interno panorama sportivo cittadino.

«Andremo probabilmente altrove con la squadra di agonistica e non sappiamo quale sarà il futuro per tutti gli altri corsi»: è l’estrema sintesi, al di là dei giri di parole, del comunicato diramato nei giorni scorsi dal presidente Piergiorgio Caspani. Una lettera che ha mandato in fibrillazione le famiglie che da anni erano abituate ad avere il PalaDesio come punto di riferimento e dal 1 gennaio non lo avranno più, a causa del bando per trovare un nuovo gestore in corso.

Ma il comunicato del Consiglio direttivo ha creato anche un certo nervosismo a Palazzo, dove il sindaco Roberto Corti e l’assessore allo Sport Paolo Smorta sono in ballo da parecchi mesi per risolvere i problemi, facendo coincidere le esigenze di tutti, e dando una nuova, migliore, dimensione al palazzetto dello sport, il secondo per capienza in Lombardia: «Non è una questione che voglio affrontare sui giornali – taglia corto il sindaco Roberto Corti – preferisco affrontarla con i diretti interessati, per trovare le soluzioni migliori, senza polemiche».

Un problema che nasce anche dalla lunga questione della palestra ad hoc per la ginnastica che il Coni ha parzialmente finanziato, ma per la quale Comune e Federazione non riescono a trovare l’accordo definitivo, in un estenuante tira e molla. «Sono il primo interessato che la squadra agonistica resti a Desio – sbotta l’assessore Smorta -, sono pronto a dirlo in consiglio comunale, in piazza, dove vogliono. Ma è anche vero che sono sicuro di una cosa: non è giusto adibire una struttura importante come il PalaDesio, con 6.500 posti, a sede di allenamenti di una società, per quanto prestigiosa. Il nostro palazzetto, che ci costa 120 mila euro l’anno, merita una maggiore risonanza e deve autosostenersi economicamente». Che sono i propositi del bando aperto, «per il quale c’è tanto interesse – dice l’assessore – anche se poi non sappiamo se si concretizzerà: potrebbe anche non andare in porto».

Se andasse a un nuovo gestore, invece, Smorta ribadisce il piano di “salvataggio” di tutti i corsi della San Giorgio e della squadra di agonistica, formata da 15 atlete: «C’è scritto nello stesso bando – spiega – finchè non ci sarà una palestra adeguata per loro, il gestore si dovrà impegnare a garantire gli spazi tre volte a settimana. E per i vari corsi ci sono le palestre scolastiche a disposizione». Rassicurazioni che però, a quanto pare, non sembrano troppo convincenti per la società di ritmica.

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