Desio, 30 agosto 2011 - Giovanni Avogadro, un idraulico comasco di 31 anni, ha aspettato che la sua ex fidanzata, la ventisettenne Valeria Mariani, uscisse di casa per andare al lavoro. Al parcheggio in via Padre Kolbe le ha sparato poi si è puntato la pistola alla tempia mettendo fine anche alla sua giovane vita.
Perché? Perché la loro storia d’amore era finita, per lei almeno. Giovanni non ha saputo rassegnarsi. I residenti della zona hanno sentito 6 o 7 colpi di arma da fuoco alle 8.03 circa e Germano Mariani, il padre della vittima, è immediatamente corso fuori dalla villetta di via Monviso 8 per andare pochi metri più avanti.

 

La scena che ha visto è stata raccapricciante: i due giovani erano a terra in una pozza di sangue. L’uno fianco all’altra. L’uomo in ginocchio disperato ha chiamato la figlia: «Valeria, Valeria, ti prego resisti», «Non ci lasciare». Poi ha guardato il corpo dell’ex fidanzato della sua secondogenita e ha detto con la voce rotta dal pianto: «Era un bravo ragazzo. Come è potuto accadere?». L’uomo era sotto choc quando è arrivata l’ambulanza della Croce Rossa di Desio, i paramedici hanno fatto di tutto per Valeria. Le sue condizioni erano comunque apparse immediatamente disperate.  Il corpo aveva diversi fori nella parte addominale.

 

Per oltre 30 minuti, hanno fatto di tutto: massaggio cardiaco, iniezioni. Ma il destino di Valeria lo ha scritto il 31enne residente a Ramponio Verna, nel comasco, idraulico in Svizzera. Un atto premeditato: l’omicida avrebbe preso la pistola in Svizzera. Poi, conoscendo le abitudini di Valeria, ha parcheggiato la sua Kia vicino al garage dove ogni mattina la giovane andava a prendere l’auto per recarsi a lavoro. Quindi l’ha salutata scendendo dall’auto e a bruciapelo le ha sparato. Dopo un paio di secondi di silenzio si è puntato l’arma alla tempia e con un colpo secco ha messo fine anche alla sua vita.

 

Non accettava che Valeria un mese prima avesse chiuso la loro storia d’amore, durata circa 2 anni e mezzo. Probabilmente ha sperato nelle ultime settimane, che lei tornasse sui suoi passi, e quando ha capito che la donna che amava non sarebbe stata più sua ha deciso di mettere in atto il crimine disperato. Le due famiglie sono sotto choc. Il padre è rimasto sino alla fine vicino alla figlia morente e ha sperato sino all’ultimo che accadesse un miracolo. Mentre i soccorritori tentavano l’impossibile per la giovane Valeria, mamma Anna non vedendo il marito è corsa anche lei fuori casa, angosciata e allarmata.

 

La primogenita Paola, che ha visto la scena, ha preso sua mamma e le ha impedito di andare sul posto della tragedia. Sul lugo sono subito arrivati i carabinieri della Compagnia di Desio e Monza. I corpi sono stati coperti e sono rimasti a terra per i diversi rilievi e fotografie da parte della scientifica sino alle 11.15. Il medico legale è Luca Solennità, mentre il Pm è Giovanni Bellomo. Al termine delle diverse operazioni e dei rilievi scientifici, i corpi dei due giovani sono stati trasportati per ulteriori indagini all’Istituto di Medicina Legale di Milano in via Giuseppe Ponzio.