{{IMG_SX}} Vimercate (Monza), 26 febbraio 2010 - Con il motorino sotto il furgoncino delle Poste, muore sulla strada per la scuola. Avrebbe compiuto diciotto anni il 9 marzo Riccardo Mauri, che abitava a Ruginello di Vimercate con la mamma e il papà e frequentava il centro onnicomprensivo.

 

La sua strada si è interrotta sulla via per la scuola, lungo la via Diaz in ora di punta, quando con il motorino, per cause ancora in via di accertamento e coperte da riserbo, ha urtato un Ducato appena uscito dal centro di smistamento postale che si trova proprio sullo stradone.

 

Il motorino si è infilato sotto le ruote, il ragazzo è piombato a terra, forse sbattendo la testa sui piloni che delimitano la ciclopedonale. La morte circa un’ora dopo, in ospedale, probabilmente per trauma cranico. Quando è accaduto mancava un quarto d’ora alle otto.

 

Riccardo aveva inforcato il motorino e lasciato la sua casa, al 34 di via Indipendenza, in fondo alla frazione, diretto al grande centro scolastico vicino alla provinciale. Quel che è successo nell’arco di pochi minuti e poche centinaia di metri è un’ipotesi, perchè in molti sono accorsi subito dopo, ma nessuno ha assistito al sinistro, rilevato dagli agenti di Polizia locale.

 

Riccardo procedeva verso la Provinciale lungo via Diaz, il furgone, condotto da un autista peruviano, vi si era immesso a sua volta svoltando a sinistra in uscita dal magazzino. Sarebbe stato lui a raccontare agli inquirenti di aver visto il motorino nello specchietto a sinistra, poi più nulla, sino alla botta, sulla fiancata destra.

 

L’urto, forse, ma è solo un’ipotesi, durante un tentativo di sorpasso: il motorino stretto sulla destra, le ruote risucchiate sotto il furgone, il ragazzo sbalzato di lato, con violenza. Per lui, nonostante i soccorsi, niente da fare. Si è spento all’ospedale di Vimercate, accanto ai suoi genitori.

 

La madre Marina, in realtà, lo aveva raggiunto già prima, sul luogo del sinistro. Stava compiendo alcune commissioni nel centro del paese quando è stata raggiunta dalla tragedia: un incidente verso la Provinciale, un motorino ridotto a un ammasso di lamiere, un ragazzo a terra. "È mio figlio", ha detto, ed è corsa sul posto, dove già si era radunata la folla dei soccorsi e dei curiosi.

 

Era l’unico figlio Riccardo, studente all’onnicomprensivo, con le mille passioni e i tanti amici tipici di questa età. I suoi genitori, la mamma e il papà Biagio, gli sono rimasti accanto in ospedale sino a quando hanno potuto, e solo a tarda ora hanno fatto ritorno dall’ospedale.

 

Nella corte di via Indipendenza le vicine di casa, con gli occhi rossi e i fazzoletti. Una di loro è rimasta accanto alla nonna di Riccardo, piegata dalla disperazione: "Ieri a quest’ora era qui a mangiare. Lo aspettavo ogni giorno, quando tornava da scuola". Solo nei prossimi giorni sarà fissata la data dei funerali.