Solo un punto in 6 partite: così è arrivato il capolinea

Cavion fa mea culpa: "Difficile parlare quando hai un punteggio del genere"

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Avventura già finita per Delio Rossi sulla panchina dell’Ascoli. Il tecnico paga la sconfitta a Monza, la quinta nella sua gestione: l’esonero è arrivato nella tarda serata di ieri con un comunicato della società: "L’Ascoli comunica di aver sollevato dall’incarico di responsabile tecnico della prima squadra Delio Rossi. Il club saluta e ringrazia l’allenatore e il suo staff per la dedizione e l’impegno profuso in queste settimane". Dopo Bertotto, esonero quindi anche per Rossi che in sei partite ha conquistato soltanto un punto.

E’ un momento durissimo per i bianconeri, il più duro degli ultimi anni e la società dovrebbe comunicare il sostituto in giornate. Le gare diminuiscono, i punti non arrivano e le speranze piano piano scemano. Nell’amaro dopo gara del ‘Brianteo’ è stato il capitano Brosco a metterci la faccia. Proprio lui era stato uno degli elementi rientrati nella formazione titolare dopo il turno di squalifica che lo aveva visto saltare Vicenza. Ma neanche la sua presenza ha aiutato il Picchio a scrollarsi di dosso le paure. Il centrale difensivo nel corso del match si è ritrovato a predicare nel deserto. "In questo momento le parole non servono a nulla – ha commentato il 29enne -. Come capitano parlo anche a nome dei miei compagni e chiedo scusa. Tutti noi dobbiamo metterci in discussione, stiamo facendo qualcosa che non era preventivato. Dobbiamo solo pedalare, lavorare a testa bassa e cercare in ogni modo di risollevarci da questa difficile situazione. Secondo me oggi ce l’abbiamo messa tutta, ma non basta e quando i risultati non arrivano è ancora più demoralizzante. Trovare una soluzione non è semplice, ma è nostro dovere trovarla. L’unico modo che conosco è lavorare tanto, correre ed essere più concentrati. Ne dobbiamo uscire anche a livello morale".

Alle parole di Brosco hanno fatto eco quelle di Cavion. Il centrocampista rappresenta l’emblema dell’annata storta dell’Ascoli. Irriconoscibile rispetto a quel giocatore che la piazza aveva imparato ad amare e apprezzare. "È un periodo veramente duro – ha sostenuto -, difficile parlare quando hai 6 punti in classifica. Anche questa volta siamo usciti dal campo dando il nostro massimo, ma non basta mai. Mi associo a quanto detto dal capitano, chiediamo scusa a tutti. Noi andiamo in campo e rappresentiamo tutta la città, quindi facciamo mea culpa. Col Monza ce la siamo giocata a viso aperto, la settimana scorsa a Vicenza c’è stata la beffa all’ultimo minuto. Servirebbe come il pane un risultato utile per dare una svolta anche mentale perché sarebbe un’iniezione di fiducia. Non ci abbattiamo, dobbiamo dare molto di più perché non è abbastanza. Dobbiamo rialzare la testa al più presto. Siamo tutti molto dispiaciuti per questa situazione e la colpa è nostra che scendiamo in campo. Dobbiamo assolutamente reagire e non abbatterci". Entusiasmo a mille invece in casa Monza dove l’ex Frattesi, autore del 2-0, ha commentato: "Il mio è stato un gol importante. Non me la sono sentita di esultare per quello che mi ha dato Ascoli".

Massimiliano Mariotti