Monza: sos per la leggendaria pista di hockey

Prove di salvataggio: il consorzio cerca investitori in grado di riqualificare sin da subito l’area di via Boccaccio

La pista di via Boccaccio era molto frequentata

La pista di via Boccaccio era molto frequentata

Monza - Prove di salvataggio per la vecchia di pista di hockey da anni in stato di completo abbandono. Il Consorzio Villa Reale e Parco ha avviato una indagine di mercato chiamando a raccolta possibili investitori in grado di "riqualificare sin da subito l’area" lungo via Boccaccio. L’invito è rivolto "preferibilmente a società e associazioni sportive anche dilettantistiche, enti di promozione sportiva, anche in forma associata" per dare loro l’opportunità di "promuovere la propria attività e ai cittadini di usufruire di un rinnovato spazio pubblico a vocazione sportiva, in cui eventuali attività complementari (come ad esempio punti di rinfresco, acquisto o noleggio dell’attrezzatura sportiva) dovranno assumere carattere accessorio rispetto alla destinazione principale, di natura prettamente sportiva". Non si tratta di un bando di gara, ma di "consultazione di carattere esclusivamente preparatorio ed esplorativo" con l’obiettivo di avere un quadro, anche finanziario, sul futuro di quell’area di 798 metri quadrati che "costituisce fonte di degrado e limita il decoro complessivo dei giardini reali a essa limitrofi, condizionandone la fruibilità e il godimento da parte dei cittadini".

Eppure è il campo sportivo più titolato di Monza. Una pista leggendaria, dove l’hockey biancorosso ha in parte costruito i suoi successi, sette titoli nazionali, tre Coppe Italia, una Coppa delle Nazioni e una Coppa Cers (competizione europea di hockey riservata alle squadre di club che dal 2018 ha preso il nome di Coppa WSE). Oggi è ridotta a uno spiazzo desolante, divorato dalle erbacce e abitato dagli spacciatori, mentre fino agli anni Settanta era frequentato da una delle squadre più forti al mondo. Un team nato nel 1933 con la costituzione ufficiale dell’Hockey Club Monza. Il campo di via Boccaccio venne costruito tre anni dopo su richiesta della squadra che era costretta a giocare le partite sotto la galleria del cinema Centrale. In pochi anni lo sport preferito dei monzesi divenne l’hockey. Una parabola che iniziò a discendere quando la Federazione cambiò le regole e decise che il campionato si dovesse giocare in inverno, al coperto. L’inizio della fine per la pista scoperta di via Boccaccio. I monzesi ci provarono a tenerla attiva, tutte le estati fin verso la fine degli anni Ottanta venivano organizzate manifestazioni di pattinaggio artistico, serate di ballo e anche tornei estivi di hockey. Qualcuno aveva provato anche a ipotizzare la possibilità di realizzare una copertura della pista, ma i rigorosi vincoli architettonici sull’area inserita all’interno della Villa Reale, hanno vanificato ogni ambizione. Inesorabile l’abbandono.

L’hockey professionistico e di livello ha chiuso i conti con Monza e la pista delle imprese sportive a rotelle progressivamente dimenticata e lasciata nel totale degrado. All’inizio degli anni Duemila l’avevano trasformata in un locale notturno, poi in ristorante. Iniziative che, però, non hanno avuto fortuna a lunga scadenza. Nel 2006 la decisione dell’allora giunta guidata da Michele Faglia di demolire la vecchia tribuna. Il colpo di grazia. E l’attuale degrado. A cui non sono riusciti a porre rimedio nemmeno gli Alpini che, un paio di estati fa, avevano proposto (senza successo) al Consorzio di ripulire e sistemare la pista, anche con l’aiuto dei volontari della Protezione civile, per restituirla alla città. Oggi c’è una seconda occasione.