Il Matelica pareggia ed esce a testa alta

Finisce l’avventura playoff dei biancorossi, pesano troppo le assenze per il Covid. Dopo 15 minuti anche Mbaye alza bandiera bianca

Migration

RENATE

1

MATELICA

1

RENATE (3-5-2): Gemello; Silva, Damonte, Possenti; Guglielmotti, Kabashi, Ranieri (24’ st Vicente), Rada, Anghileri; Galuppini (39’ st Lakti), Nocciolini (24’ st Maistrello). A disp. Bagheria, Magli, Santovito, Burgio, Langella, Giovinco. All. Diana

MATELICA (4-3-3): Martorel; Tofanari, Seminara, De Santis, Di Renzo; Balestrero, Pizzutelli, Mbaye (15’ pt Alberti); Volpicelli, Moretti, Leonetti (41’ st Barbarossa). A disp. Minerva, Mosca, Sansaro, Ruani, Santamarianova. All. Virgili

Arbitro: Bitonti di Bologna

Reti: 35’ pt Kabashi (R), 13’ st Volpicelli (M)

Note: ammoniti Possenti, Guglielmotti, Silva, Maistrello, De Santis, Balestrero, Moretti, Alberti. Recupero 2+3

Vincere obbligatoriamente su un campo violato quest’anno appena quattro volte (solo la neopromossa Como e il Lecco nel girone A hanno perso di meno in casa) e senza undici giocatori è un’impresa troppo grande anche per il generosissimo Matelica che dopo aver eliminato la Samb e vinto a Cesena si deve arrendere nel primo turno della fase nazionale al Renate. E al Covid. Ma lo fa con l’onore delle armi e senza perdere mai una partita. Il focolaio esploso negli ultimi giorni ha messo fuori gioco praticamente mezza squadra (oltre allo squalificato Bordo assente ieri al "Città di Meda"), allenatore e vice-allenatore. Dopo l’1-1 di domenica a Macerata per passare il turno serviva una vittoria ieri pomeriggio in Lombardia. Al 90’ il punteggio è lo stesso dell’Helvia Recina che manda avanti la formazione brianzola solo in virtù del miglior piazzamento in campionato e non per quanto visto nei 180 minuti. E chissà, è legittimo chiederselo, senza il Covid come sarebbe andata a finire…

Cronaca. Virgili deve adattare gli uomini soprattutto in difesa, il reparto più martoriato dal Covid. Ha un solo centrale vero (De Santis) e al suo fianco c’è Seminara. E le cose si complicano ulteriormente quando al quarto d’ora il senegalese Mbaye deve alzare bandiera, al suo posto dentro Alberti, un cambio che obbliga il Matelica a cambiare modulo passando dal 4-3-3 al 4-4-2 con esterno sinistro prima Moretti e poi Leonetti. Ospiti guardinghi, Renate contratto che però al 35’ sblocca la situazione con un sinistro da fuori area di Kabashi, lasciato troppo libero di calciare. Reazione biancorossa con un paio di punizioni dal limite e un colpo di testa di Alberti (dopo la solita sgroppata a destra di Tofanari) controllato da un incerto Gemello. Nella ripresa esce tutto l’orgoglio del Matelica che libero da schemi tenta il tutto per tutto. Volpicelli ha libertà di svariare su tutto il fronte ed è proprio da una sua iniziativa personale che nasce l’1-1; grande slalom e poi mancino a girare che batte Gemello. La partita si fa equilibrata e solo la miglior freschezza del Renate fa la differenza. Seminara con la schiena leva la gioia del gol a Galuppini, Maistrello a porta sguarnita spedisce in superstrada. Poco dopo ancora Maistrello grazia il Matelica, ma una sconfitta sarebbe stata una punizione troppo severa per i biancorossi…

Roberto Sanvito