Monza, 2 settembre 2016 - La corsia dei box è un torrente di tifosi. Che scorre in piena e sussulta col fragore del popolo rosso. Un boato appena esce Kimi Raikkonen. Saluti, autografi e selfie. Il fine settimana dell’87° Gran premio d’Italia a Monza inizia sotto i migliori auspici. Con l’annuncio accordo con Bernie Ecclestone. Con la «benedizione» del presidente del Consiglio, Matteo Renzi: «Il Gran premio di Monza resterà a Monza per i prossimi tre anni e questo grazie al lavoro fatto insieme con tutte le istituzioni, con la Regione e con l’Aci». E con un pubblico che, nonostante tutto, è sempre presente. E poco importa se gli scommetitori danno la pantera delle Mercedes imprendibile con pole e vittoria. Qui tutti vogliono puntare sul Cavallino.
L'ha chiesto Sebastian Vettel: «Qui abbiamo bisogno della spinta dei tifosi». Ne servirà eccome. Loro continuano a crederci. Non foss’altro per una questione di orgoglio nazionale. Quasi a voler correre un Gran premio parallelo. Quello della passione che riempie i prati e le tribune. Domenica scorsa i saliscendi di Spa erano incorniciati da una coreografia spettacolare. E Monza non vuole essere da meno. L’hanno dimostrato già il lunedì. A meno di 24 ore dall’ennesima dimostrazione di forza delle Mercedes e delusione Ferrari, è iniziata una corsa frenetica all’acquisto di un biglietto. Di un posto in prima per Monza. La settimana della Formula Uno è iniziata con un incasso record giornaliero di circa 60mila euro. La voglia del riscatto. La cocciutaggine di sperare che stavolta ci si potrà «ubriacare» con una vittoria Ferrari. I tifosi sono «astemi» dal 2010 con Fernando Alonso. Troppo tempo. L’aperitivo di ieri promette un’affluenza scenografica. In generale si sono venduti biglietti per un valore superiore del 10% rispetto al 2015.
E tutto è pronto per accogliere le migliaia di appassionati che arriveranno al circuito. Con un ingente spiegamento di forze dell’ordine per garantire - in un clima comunque di massima allerta per le tensioni internazionali e l’incubo terrorismo - che tutto fili lisci. Sono previste misure di controllo straordinarie che potrebbero rallentare il flusso di mezzi e pedoni. Ma è solo perché nulla possa rovinare la festa.
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