Gran Premio di Monza il 7 settembre. Non si ferma il cantiere Autodromo

Lavori sulla Parabolica e nelle migliorie per le hospitality. Calano le vendite dei biglietti, colpa di una Ferrari che stenta di Marco Galvani

L'autodromo di Monza

L'autodromo di Monza

di Marco Galvani

Monza, 4 agosto 2014 - Cantiere Autodromo non va in vacanza. Non può permetterselo. La pausa estiva è solo di facciata. L’appuntamento con la Formula Uno è alle porte. Entro la fine del mese tutto dev’essere in ordine. Anche prima, se possibile. Visto che subito dopo la gara in Belgio, il 24 di agosto, i primi camion già si avvicineranno al paddock di Monza. Per il lungo fine settimana «tricolore» del 7 di settembre Bernie Ecclestone e la «sua» carovana si aspettano di trovare quanto chiesto. E non è soltanto una questione di hospitality, migliorando l’accoglienza e i servizi tecnici per gli addetti ai lavori. C’è anche il fronte pista da mettere a punto. In particolare la Parabolica. Squadre di operai sono al lavoro da giorni per asfaltare parzialmente la via di fuga del curvone che immette sul rettilineo d’arrivo così come prescritto dalla Federazione internazionale dell’automobilismo.

Al momento si sta spianando il primo tratto di ghiaia per preparare il fondo su cui stendere la nuova asfaltatura. L’anello di fuga più esterno, invece, resterà con la ghiaia. In vista del Gran premio in Autodromo si stanno già allestendo pure le tribunette provvisorie e le strutture di supporto per i maxi schermo lungo tutto il tracciato. Lavori in corso anche sulle Sopraelevate. 

Partito a inizio mese, il restauro conservativo (e non funzionale a un possibile riutilizzo sportivo) prevede la sostituzione dei vecchi guard rail arrugginiti, la chiusura delle crepe sull’asfalto e la posa di un nuovo strato di asfalto. Si tratta di una operazione prevista dalla convenzione per la gestione del circuito che avrebbe dovuto essere completata entro il 3 luglio ma che invece si concluderà presumibilmente a metà agosto con una penale di mille euro per ogni giorno di ritardo che l’Autodromo dovrà versare al Consorzio Parco e Villa. Ma si lavora anche negli uffici. Perché il Tempio della velocità va addobbato di sponsor e riempito di pubblico. Per quanto riguarda l’aspetto commerciale continua la caccia a possibili investitori mentre il capitolo biglietti stenta a decollare nonostante una leggera ripresa negli ultimi giorni. I primi riscontri hanno portato la consapevolezza di non poter raggiungere i numeri record dello scorso anno, 161mila presenze da giovedì a domenica. A luglio i dati hanno tolto il sonno facendo registrare un calo di circa 600mila euro nelle prevendite rispetto allo stesso periodo del 2013. Complice anche l’exploit della Ferrari di Fernando Alonso nell’ultimo Gp in Ungheria, qualche appassionato è tornato al botteghino. 

Tuttavia quello che ancora manca davvero sono le prenotazioni da parte dei club Scuderia Ferrari, probabilmente restii a correre il rischio di venire a Monza per assistere alla vittoria di una Mercedes. Eppure per chiamare a raccolta il pubblico anche l’Autodromo ha deciso di aprire la stagione dei saldi, tagliando ulteriormente alcuni pacchetti promozionali pubblicizzati nei mesi scorsi ma che evidentemente non hanno acceso a sufficienza la passione: le ultime occasioni riguardano la Tribunetta della linea di partenza a 100 euro per la giornata di gara e la Tribuna Centrale, dove un posto per sabato e domenica (compreso pranzo al ristorante) è sceso a 830 euro. Sarà importante riempire il più possibile gli spalti anche per fare bella figura agli occhi di Bernie Ecclestone. Col quale il nuovo presidente Aci Milano, Ivan Capelli, dovrà imbastire la trattativa per il rinnovo del contratto per la F1: «Ci vuole pragmatismo e determinazione, arriveremo a settembre con le idee chiare per avviare il dialogo del compromesso che non sia mero valore economico ma fondato anche su un progetto serio». 

marco.galvani@ilgiorno.net