Il giorno più lungo: Monza spera nella sua prima A

I tifosi organizzano un raduno fuori dallo stadio per incoraggiare la squadra prima dell’ultimo match

Il sindaco di Monza Allevi

Il sindaco di Monza Allevi

Monza - L’ultima volta, era accaduto 41 anni e 312 giorni fa. Bologna, 1° luglio 1979, spareggio in serie B fra Monza e Pescara. La serie A sfumò davanti all’orda di tifosi arrivati dall’Abruzzo, che fecero scomparire i mille coraggiosi venuti dalla Brianza. Questo pomeriggio alle 14, allo stadio Brianteo, oggi ribattezzato U-Power Stadium, sorto più di trent’anni fa proprio sull’onda lunga del sogno di toccare almeno una volta la massima serie, si disputeranno gli ultimi 90 minuti di un campionato che potrebbe regalare al Monza di Berlusconi e Galliani la promozione diretta. Non impossibile battere gli odierni avversari del Brescia, ma bisogna che i diretti contendenti alla serie A della Salernitana, avanti di due lunghezze in classifica, non vincano in casa del già retrocesso Pescara. Decisamente più difficile. Però. Però la tensione in città fra gli aficionados biancorossi (mai così tanti, segno che vincere fa sempre proseliti), è alta.

Fra gli ultras soprattutto, quelli che mai hanno abbandonato le casacche biancorosse anche nei momenti peggiori (due fallimenti, la discesa agli Inferi della serie D). Anche se lo stadio è chiuso al pubblico, un hashtag sta facendo il giro sui social: “CreadiAmoci tutti insieme”. Due ore prima della partita, fuori dallo stadio, i tifosi stanno organizzando un comitato di incoraggiamento alla squadra. L’invito a tenersi pronti, con sciarpe e magliette, sta attraversando tutta la città. "Perché non succede, ma se succede..." è il mantra. Intanto sabato una delegazione della curva Davide Pieri è andata a Monzello per consegnare una targa al capitano Andrea “Derrick” D’Errico: 200 presenze, partendo dalla serie D, ne fanno un simbolo. "Conto le ore e i minuti – rivela il sindaco Dario Allevi – Una partita così importante fa venire il batticuore, manca da 41 anni, ero a Bologna e piansi. Oggi sarò allo stadio, sono anni che non mi perdo una partita. E terrò un occhio costantemente a Pescara, chissà mai...". Al suo fianco, anche l’assessore alla... partita, alias allo Sport, alias Andrea Arbizzoni, ex portavoce e leader della Curva Sud. Non sta più nella pelle anche l’avvocato Raffaele Della Valle, 81 anni: "C’ero a tutti gli ultimi spareggi, a Bologna nel ‘79 e a Pisa nel 2007. Speriamo stavolta vada meglio. Lotito, proprietario della Salernitana ma anche della Lazio, per legge dovrà vendere una delle sue due squadre entro 30 giorni se dovesse andare in A? Staremo a vedere".

È la terza volta che il Monza si gioca la serie A all’ultima giornata di un campionato: nel ‘77 perse a Modena; nel ’79 vinse a Pistoia ma non bastò a evitare l’infausto spareggio di Bologna. Giovane dirigente era Adriano Galliani. E stavolta? Galliani ha un conto aperto. Fermo restando che, nella peggiore delle ipotesi, non finisce qui: ci sono ancora i playoff per cullare il sogno più grande.