Calcio, Davide Erba ha venduto il Seregno a una cordata di imprenditori romani

Fonti societarie confermano che tra Natale e San Silvestro l’imprenditore brianzolo ha firmato il preliminare di cessione alla Big One Energy, un’azienda fornitrice di energia elettrica e gas

Il presidente del Seregno,  Davide Erba

Il presidente del Seregno, Davide Erba

Seregno (Monza e Brianza), 2 dicembre 2022 -  Il botto di Capodanno del calcio brianzolo arriva da Seregno. E fin qui nessuna sorpresa. Ma questa volta l’argomento cambia rispetto a quanto siamo stati abituati finora. Davide Erba ha mantenuto la promessa e dopo essersi dimesso da presidente ha anche ceduto il 100% delle azioni del club. Fonti societarie confermano come tra Natale e San Silvestro l’imprenditore brianzolo abbia firmato il preliminare di cessione a una cordata di imprenditori romani. Ma i tempi per chiudere definitivamente l’affare sono brevi e certi visto che l’appuntamento dal notaio sarebbe già stato fissato nella settimana tra il 10 e il 15. Le feste hanno allungato l’iter perché l’accordo oramai è totale e a 360 gradi. Il Seregno Calcio nei prossimi giorni passerà sotto il controllo della Big One Energy, un’azienda fornitrice di energia elettrica e gas operante dal 2017 con sede operativa a Formello, in provincia di Roma, e sede legale a Colleferro, con altri succursali in Umbria e Puglia. Gli uomini di riferimento di quella che sarà la nuova proprietà del Seregno sono sostanzialmente due. Fabio Iurato e Giorgio Coviello. Iurato, 56 anni, è dal giugno del 2020 il presidente del Città di Cerveteri, la squadra militante nell’Eccellenza laziale da cui proviene – non è un caso – l’attuale allenatore del Seregno Alberto Mariani che, a questo punto, potrebbe essere il link decisivo dell’affare. Fino a ottobre nella lista dei giocatori del Seregno c’era anche il figlio Matteo, centrocampista classe 2000, che a causa di un infortunio non è praticamente mai stato disponibile. Iurato è il socio in Big One Energy di Giorgio Coviello, 57 anni, anche lui già operativo nel calcio essendo da settembre il patron del Colleferro (e socio del Cerveteri), la società della città in cui vive da cinque anni e lavora. I due hanno già individuato in Pierluigi Di Santo la figura che ricoprirà il ruolo di direttore generale del club. L’ultima esperienza di Di Santo risale al campionato scorso quando ha contribuito, dietro la scrivania, alla vittoria del campionato di serie D dell’Acr Messina nel duello "fratricida" con l’FC. Ma il suo nome è stato legato per moltissimi anni al calcio laziale soprattutto al Rieti condotto in ben due occasioni dalla D alla C. Di Santo ha lavorato anche alla Cisco Roma, alla Viterbese nel 2014/15, all’Astrea, al Cassino, al Monterotondo Lupa, alla Giada Maccaraese e, fuori regione, ad Ascoli. Il suo primo compito a Seregno sarà quello di sfoltire una rosa composta da 37 elementi, molti dei quali legati da un contratto biennale, anche triennale, possibilmente senza cedere i pezzi più pregiati. Ed è quello che si augurano soprattutto i tifosi ammaliati, a giugno, dalle dichiarazioni di Davide Erba intenzionato in tre anni a portare il Seregno in B. Da quelle parole sono trascorsi appena sei mesi. In mezzo è successo un po’ di tutto. Lascia però in eredità una squadra competitiva e in una posizione di classifica tranquilla. Il 2022 si apre con una proprietà nuova, forse la prima (sicuramente degli ultimi vent’anni) "extra-territoriale" , quindi tutta da scoprire. Con tutte le incognite del caso, si spera positive…