Galliani ci pensa: Buffon e Inzaghi a Monza

L’amministratore delegato dopo l’eliminazione dai playoff: "Il nostro sogno resta vivo, il prossimo anno riproveremo a realizzarlo"

L’amministratore delegato Adriano Galliani ieri ha fatto visita alla squadra a Monzello

L’amministratore delegato Adriano Galliani ieri ha fatto visita alla squadra a Monzello

Monza - Ha fatto passare una notte, Adriano Galliani. Quella della delusione per il finale di una stagione scivolata via per un gol. Perché alla fine di questo si tratta. Il Monza la stagione l’ha vissuta quasi sempre in zona promozione, ha vissuto i suoi alti e bassi come tutte le squadre della serie cadetta pagando però quel periodo di assenza proprio del suo amministratore delegato, vera anima dell’ambiente e della quotidianità di Monzello. Sul campo e non solo.

Proprio Adriano Galliani , nella giornata di ieri, si è presentato al centro sportivo per quello che è stato a tutti gli effetti il giorno del rompete le righe. Discorso a squadra e allenatore, complimenti comunque per quello che è stato l’andamento dell’annata e ogni altro discorso rimandato a qualche giorno, quando le bocce saranno ferme e la mente avrà metabolizzato malumori e rammarichi. Il primo discorso è quello della panchina: giovedì sera gli abbracci tra Cristian Brocchi, il suo staff e l’ambiente biancorosso avevano tutto il sapore dell’addio. A meno di ribaltoni di carattere berlusconiano, il tecnico chiuderà il suo rapporto con il club dando vita a un casting per la panchina impregnato di sfumature rossonere.

Il primo nome è quello di Pippo Inzaghi, fresco di retrocessione con il Benevento che lo scorso anno aveva riportato in A con una stagione da record. Superpippo, diventato allenatore negli Allievi del Milan su consiglio proprio di Galliani, ha vinto una Serie C a Venezia lasciando poi un anno dopo con una semifinale playoff persa contro il Palermo verso la Serie A. Questo ruolino, e il noto passato da giocatore in rossonero, potrebbe spingere Berlusconi e Galliani a concedere una nuova chance al loro ex numero 9 in uscita (ormai certa) da Benevento.

Altro nome è quello di Giovanni Stroppa: anche per lui un passato da giocatore sia al Milan che proprio al Monza, e una carriera di allenatore iniziata nel settore giovanile rossonero. Per lui le promozioni in carriera sono due: con il Foggia, dalla C alla B nel 2017 e con il Crotone lo scorso anno, salvo poi essere esonerato quest’anno dopo 24 giornate e 18 sconfitte. Più defilato il nome di Roberto D’Aversa (verso la Sampdoria) mentre non trovano conferme le indiscrezioni che parlano di Beppe Iachini. Non da meno i movimenti in una rosa che in parte, però, verrà confermata per evitare di dover ricorrere al solito periodo di amalgama in avvio della prossima stagione. Chi, però, farà parte dello zoccolo duro lo si saprà soltanto quando sarà scelto e ufficializzato il nome del nuovo tecnico: cosa che avverrà tra qualche giorno, dopo un confronto tra la dirigenza e Cristian Brocchi. L

a mancata promozione, invece, accende un punto di domanda evidente sull’ipotesi Buffon, idea di Galliani nata dopo l’annuncio della volontà di lasciare la Juve del portierone. Così come è chiara la sua intenzione di continuare a giocare e di sposare una “proposta folle’’, è altrettanto evidente che la permanenza in Serie B possa complicare eventuali discorsi e accordi. Che non sono, però, da escludere a priori e definitivamente. La volontà è chiara, ed è stata ribadita a tutto l’ambiente: il Monza, anche l’anno prossimo, farà di tutto per andare in Serie A. Magari con meno sofferenze e più certezze. E per far sì che ciò accada, serviranno i migliori colpi del Condor a puntellare una rosa già forte e competitiva.