Serie B, promozione nelle mani del Monza: Benevento ko e Galliani va in Duomo

La squadra di Stroppa vince e torna seconda: passando a Perugia venerdì sera sarebbe promozione diretta

L'esultanza di Dany Mota

L'esultanza di Dany Mota

Sei giorni separano il Monza da Perugia. Sei giorni separano il Monza dalla possibilità di coronare il grande sogno. L'ha meritata sul campo questa occasione la squadra di Stroppa: lo ha fatto battendo 3-0 il Benevento in una partita senza storia, lo ha fatto tenendo botta quando il destino non era più nelle sue mani e senza sbandare quando le notizie da Cremona lasciavano pensare che questo potesse davvero diventare un pomeriggio da ricordare. Un pomeriggio ad altissima tensione, con 8mila tifosi sugli spalti, con Silvio Berlusconi spettatore d'eccezione, con un altro spettatore d'eccezione che invece ha dovuto abbandonare lo stadio perché l'ansia si faceva ingestibile: Adriano Galliani, via dallo stadio prima del rigore di Gytkjaer e finito al Duomo di Monza a pregare che tutto andasse per il meglio. Alla fine è andata come tutti speravano in Brianza: il Monza vince, la Cremonese perde, si ferma anche il Lecce. Eppure il primo tempo è stato di quelli che si portano dietro la preoccupazione della beffa dietro l'angolo. Perché la squadra di Stroppa ha dominato, costruito, calciato, senza mai scuotere il tabellino grazie anche agli interventi miracolosi del portiere ospite Paleari. A rompere il ghiaccio, poi, ci ha pensato Dany Mota: il portoghese conquista palla, salta l'estremo difensore e appoggia in rete per il vantaggio. I biancorossi, sul velluto, raddoppiano dagli undici metri dopo pochi minuti: cross di Molina sulla mano di Improta, Di Bello vede tutto e Gytkjaer segna sotto l'incrocio. Nel finale, poi, il tris ancora del portoghese a mandare in visibilio l'U-Power Stadium. A quel punto è stata solo attesa: che finisse Cremonese-Ascoli, le cui buone notizie sono state accompagnate dal clamoroso ko del Lecce poco influente, ma che va ad aggiungere peso e sostanza alla classifica dei brianzoli. E a quel punto sì, mentre Berlusconi andando via si limitava a un «bella, eh?!», Galliani è potuto tornare allo stadio per complimentarsi coi suoi. Giusto il tempo di predicare calma e silenzio, più agli altri che a se stesso. Ora servirà la giusta ricetta per far passare in fretta i giorni più importanti, lunghi e tesi dell'«era romantica» del Monza targato Berlusconi-Galliani. IL TABELLINO Monza-Benevento 3-0 (0-0) Monza (3-5-2): Di Gregorio; Sampirisi, Caldirola, Carlos Augusto; Pedro Pereira, Ciurria (75' Colpani), Mazzitelli (75' Barberis), Machin (68' D'Alessandro), Molina; Dany Mota (90' Favilli), Gytkjaer (75' Mancuso). All. Stroppa. Benevento (4-3-3): Paleari; Improta (56' Foulon), Vogliacco, Pastina (86' Gyamfi), Letizia; Ionita (56' Tello), Viviani, Acampora; Insigne (71' Elia) , Moncini, Farias (71' Calò). All.: Caserta. Arbitro: Di Bello di Brindisi. Marcatori: 48' Dany Mota, 53' rig. Gytkjaer, 88' Dany Mota. Note: ammoniti Sampirisi, Viviani, Pastina, Tello, Vogliacco, Acampora e Barberis. Spettatori 8.402, incasso di € 89.646,35. Recupero 0‘ pt e 4'.