Il sindaco Allevi: "Monza non si è mai fermata. Col vaccino può ripartire"

Il primo cittadino Dario Allevi: ristoratori e commercianti hanno saputo recuperare Solo nel 2020 l’emergenza è costata oltre 12 milioni, ma abbiamo aiutato tutti

Il sindaco Dario Allevi: a Monza la percentuale di vaccinazioni ha superato l’84%

Il sindaco Dario Allevi: a Monza la percentuale di vaccinazioni ha superato l’84%

Monza - Si riparte. Dopo la pausa estiva. E al rientro dalle ferie "ritroviamo una città che, di fatto, non si è mai fermata. A cominciare dalla campagna vaccinale, per la quale dobbiamo ringraziare tutto il personale dell’ospedale San Gerardo". Il sindaco di Monza Dario Allevi guarda gli ultimi dati sanitari che "ci inducono a vedere il futuro con fiducia". Quindici pazienti ricoverati per il Covid, nessuno in terapia intensiva. E "una percentuale straordinaria raggiunta sulla copertura dei vaccini": l’84,23% è stato vaccinato (90.344 prime dosi, 75.866 le seconde dosi su una popolazione target di 107.263 monzesi). "Sono contento che la stragrande maggioranza dei cittadini si sia vaccinato, anche pensando alla salute degli altri e non soltanto a se stessi. Anzi, l’egoismo è di chi non vuole vaccinarsi". Certo, i dati dei contagi nelle ultime settimane sono in leggero aumento, ma la pressione sull’ospedale non sale. Ecco allora che "ci aspettiamo una ripartenza. Paziente e prudente, ma una ripartenza". In una Monza che ha voglia di tornare quanto più possibile alla normalità. Lo dimostra la vitalità con cui i monzesi rispondono alle prime iniziative di svago e culturali che iniziano a essere proposte. Lo confermano i ristoratori e i commercianti che, grazie agli aiuti pubblici "hanno saputo recuperare tanti angoli della città anche da un punto di vista estetico. Sembra una città di villeggiatura".

Risultati , comunque, di un sacrificio. Anche da parte del Comune. Che da quando è scoppiata l’emergenza sanitaria ha dovuto fare i conti con meno incassi e più spese. "Nel 2020 abbiamo avuto 12 milioni di euro di minori entrate – il punto di Allevi –: 9 milioni sono stati compensati dal governo, mentre per gli altri 3 milioni abbiamo utilizzato risorse nostre senza, però, andare a intaccare i servizi alle persone. Raggiungendo comunque, un tranquillo e sofferto equilibrio di bilancio". E poi ci sono i primi otto mesi di quest’anno, condizionati, soprattutto tra inverno e primavera, dalla terza ondata di contagi e da restrizioni che hanno continuato a penalizzare la socialità. Nonostante tutto "abbiamo distribuito milioni di euro tra buoni pasto, buoni spesa, contributi per il pagamento dell’affitto, agevolazioni sul pagamento dei tributi comunali e, da ultimo, il bonus per aiutare i ragazzi a pagare le rette per attività sportive, ludiche e culturali". Si tratta di un impegno di oltre 400mila euro che "ha anche una finalità sociale, perché aiuta a tenere i nostri ragazzi lontano dalla strada".

È consapevole Allevi che anche a Monza "si sono accentuate molte tensioni, specie tra gli adolescenti. E lo vediamo in una movida che spesso va sopra le righe". Confida che la situazione sanitaria possa continuare a migliorare. Perché la ’sua’ Monza è pronta anche a riaprire la stagione culturale del Binario 7 così come quella del Manzoni. Alla vigilia della settimana più importante dell’anno. Il prossimo fine settimana (12 settembre) si accenderanno i riflettori mondiale sul Gran premio d’Italia di Formula Uno. Già pianificate le iniziative inevitabilmente ridotte di FuoriGp in centro città, ma "penso sarà difficile arrivare al massimo dei biglietti vendibili", ovvero il 50% dei posti in tribuna, circa 35mila: "Purtroppo la vendita dei biglietti è partita troppo tardi, a fine luglio, quando la gente era con le valigie in mano o già in spiaggia, e Aci ha dovuto scalare una montagna altissima. Spero in una impennata in questi ultimi giorni – auspica Allevi –. L’anno scorso a porte chiuse, quest’anno socchiuse, il 2022, l’anno del centenario del nostro autodromo, puntiamo alle porte aperte al 100%".