Fontana promette: "Giù il casello di Agrate Brianza"

Il candidato governatore del centrodestra raccoglie firme a favore della proposta

La manifestazione della Lega ad Agrate

La manifestazione della Lega ad Agrate

Agrate Brianza (Monza Brianza), 22 gennaio 2018 - «Abbattere il casello di Agrate». E’ la promessa di Attilio Fontana, candidato presidente del centrodestra alla Regione. L’ha fatta ieri, direttamente alle sbarre che ogni volta che si alzano e si abbassano, alleggeriscono il portafoglio dei pendolari, costretti, dopo la stangata di inizio anno, a pagare due euro a ogni passaggio.

«Ho inserito l’impegno nel programma elettorale», spiega l’aspirante governatore, che raccoglie firme a favore della proposta, fra l’entusiasmo dei tartassati in viaggio di domenica. «La tangenziale deve essere gratuita come in altre zone del Paese«. Se l’operazione non dovesse funzionare, è pronto un Piano B: «Limare il pedaggio». Se non altro, la speranza di uno sconto. Il traguardo «dopo vent’anni di ingiustizia», «i brianzoli sono gli unici a versare questa tassa odiosa» sarebbe più condivisibile per gli amministratori del Vimercatese, che due settimane fa si sono ritrovati nello stesso posto per protestare contro gli aumenti, «se la dichiarazione non fosse una semplice sparata elettorale, da parte di chi riscuote l’obolo da 23 anni», dice il sindaco di Agrate Ezio Colombo.

«E’ la Regione ad avere deciso il rincaro, ricordo a Fontana che tramite Asam-Finlombarda è proprietaria del 52% di Serravalle, cioè della Tangenziale Est». Il centrodestra, a distanza, nega che sia stata «una passerella» e replica che «è il governo ad avere dato la possibilità di effettuare gli aumenti», «ma è la società che ha deciso di applicarli», sottolinea Colombo. «La lega non ha mai fatto nulla per i pendolari del Vimercatese. Se Fontana vincesse, lo aspetterei al varco ogni giorno. La gabella a carico degli automobilisti serve a finanziare le perdite di Teem, Bremi e Pedemontana, tutte operazioni firmate dai partiti che lo sostengono e lui lo sa benissimo«. L’11 gennaio, gli amministratori brianzoli si erano dati appuntamento al casello per chiedere «il taglio immediato del pedaggio» e per ribadire la necessità «di spostare la barriera, di creare lo svincolo di collegamento fra l’A4 Milano-Venezia e la Tangenziale Est, di dar corso al prolungamento della metropolitana fino a Vimercate e alla riqualificazione della Sp 121, stressata dai pendolari che per non pagare escono a Carugate, congestionando la Provinciale«. Sotto accusa c’è l’intero sistema della mobilità.