Bsb, la piccola impresa dei grandi magazzini

La Bsb di Vimercate gestisce i magazzini di realtà come Unieuro e Monopoli di Stato

Luigi Ambrosin presidente della Bsb Servizi Logistici Integrati

Luigi Ambrosin presidente della Bsb Servizi Logistici Integrati

Vimercate, 11 maggio 2017 - Un'anonima palazzina di via Stoppani. Un cancellone. Poche targhe aziendali appese sulla facciata. Varcato il portoncino, tre rampe di scale. Una porta normalissima. Apri, e dentro trovi alcune impiegate intente a lavorare sotto lo sguardo del pesce rosso Vasco, impegnato a osservare ciò che succede da dentro una boccia «old style». Poco più avanti c’è la stanza del capo. Una scrivania, un paio di poster aziendali alle spalle e una lavagna cartacea su cui fissare appunti. Insomma un piccolo ufficio, come ce ne sono tanti in Brianza, che però nasconde una piccola-grande realtà.

Questa è infatti la sede della Bsb, Servizi Logistici Integrati. Un nome che non dirà molto a molti, ma dietro il quale si cela una solida realtà imprenditoriale. «La Bsb è stata fondata nel 1995 da me e da Franco Giacomazzi, docente del Politecnico», spiega Luigi Ambrosin che prima di lanciarsi in questa avventura aveva ricoperto il ruolo di capo del personale in aziende come Philips e Montedison.

In più di 20 anni Bsb è cresciuta molto. «La nostra azienda gestisce i magazzini di Unieuro e Distribuzione tabacchi del Monopolio per conto di Logista (il magazzino è a Bologna) per le regioni Emilia, Toscana, Marche e Veneto». Non solo. «In questi ultimi giorni abbiamo concluso un importante accordo di partnership con Kuehne Nagel (colosso mondiale del settore logistica) per la gestione della factory logistics di una importante azienda nel modenese. Abbiamo anche un nostro magazzino (7mila metri quadrati che presto potranno salire a 10mila) dove gestiamo le merci di piccole e medie imprese che per scelta, o necessità, hanno deciso di non avere un magazzino proprio».

E anche i numeri della Bsb non sono affatto da trascurare. Cinquanta dipendenti diretti, fra amministrativi e management, più 350 «risorse esterne», cioè i dipendenti delle cooperative che lavorano nei magazzini gestiti da Bsb. «Noi applichiamo un codice etico e comportamentale che facciamo sottoscrivere alle cooperative che collaborano con noi in cui le norme dei contratti e dei salari devono essere assolutamente rispettati. Solo così possiamo garantire la qualità dei nostri servizi», dice Ambrosin che ha visto la sua azienda chiudere il 2016 con un fatturato di 11 milioni e 400mila euro e che nel 2017 conta di arrivare a 13 milioni e 200mila.

«Anche quello della logistica è un mondo in continua evoluzione. Oggi la tecnologia la fa da padrona con computer che gestiscono al millesimo giacenze e spedizioni. Non esiste più la figura del magazziniere di una volta in grado di sapere a occhi chiusi su quale scaffale, fra miglia, ci fosse un determinato prodotto. Oggi con l’e-commerce in forte sviluppo occorre, anche per chi lavora in magazzino, essere capaci di gestire la tecnologia».