Monza, PizzAut lancia la sfida del nuovo ristorante

Nell’ex hub vaccinale sono previsti 300 coperti e saranno assunti 25 giovani. L’appello: servono 100 imprenditori che ci mettano 5mila euro a testa

Papa Francesco col grembiule di PizzAut nell’incontro con Acampora e i suoi ragazzi

Papa Francesco col grembiule di PizzAut nell’incontro con Acampora e i suoi ragazzi

Monza - A marzo la firma del contratto per la sede all’ex Philips, ora la ricerca di benefattori per realizzare il sogno del nuovo locale. Serve tutto: arredi, finiture, costo stimato mezzo milione. «Bastano 100 imprenditori per 5mila euro a testa", l’appello di Nico Acampora, fondatore di PizzAut, che comincia la corsa per aprire a Monza e non è certo senza ostacoli, anche se la l’ex start-up sociale ormai marchio affermato nel panorama nazionale, ha dimostrato sul campo di saper superare ogni difficoltà. "Costruiremo un muro con 100 mattoni, uno per ciascuno di coloro che ci avrà aiutato".

In Brianza raddoppia: la nuova pizzeria interamente gestita da ragazzi autistici avrà 300 coperti, a Cassina de’ Pecchi sono la metà, e mille metri di ambienti in cui realizzare il secondo progetto di inclusione professionale a poco più di un anno dall’apertura del primo locale. "Assumeremo 25 giovani", annuncia il papà dell’impresa: oggi nell’hinterland sono 10, dei quali 3 già a tempo indeterminato. Tutti saranno formati dagli esperti della Mazzini di Cinisello, grazie a un accordo stretto fra l’Accademia e il fondatore della catena di pizzerie pronta a replicarsi in tutta Italia. Il franchising sociale, il primo in tutto il mondo "dove si mangia bene e si fa del bene", è l’altro obiettivo "per dare un’opportunità alle migliaia di famiglie sparse nel Paese che ci chiedono di fare qualcosa per i loro figli". Il progetto monzese vede la luce "grazie alla sensibilità di Gianmaria Bellazzi, proprietario della vecchia area industriale che ha deciso di dedicarne una parte consistente alla causa dei nostri giovani".

Un modello di tenacia che fa scuola dappertutto. A cominciare dal debutto nel 2017 con una raccolta fondi in rete. "Per i nostri figli non c’era futuro, se non quello di vederli parcheggiati in qualche struttura – ricorda il patron –. Oggi invece hanno la possibilità di diventare autonomi come gli altri. Il lavoro è reddito e dignità".​ Se la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati ha tagliato il nastro della pizzeria a Cassina il 1° maggio 2021, Papa Francesco nell’ultima Giornata mondiale dell’autismo ha invitato la brigata di Acampora in Vaticano e ha indossato il grembiule di PizzAut. A coronare il successo, le lezioni di inserimento professionale all’università Statale di Milano e ora la e-mail di Bill Gates che invita il fondatore a sedere accanto alle altre eccellenze mondiali delle quali il magnate-filantropo è sempre a caccia per la propria Fondazione.