La Philips lascia Monza dopo 71 anni, lavoratori trasferiti a Milano

L'anno prossimo impiegati e tecnici si sposteranno dagli uffici di via Casati alla nuova sede nel capoluogo lombardo. Non ci saranno tagli occupazionali

La Philips di via Casati

La Philips di via Casati

Monza, 17 novembre 2017 - La Philips lascia la città. Chiude gli uffici e si trasferisce a Milano. Non una delocalizzazione (alle quali siamo ormai tristemente abituati) ma un trasloco di pochi chilometri che, fortunatamente questa volta, non lascerà sul campo decine, se non centinaia, di posti di lavoro. "Questo spostamento non crea perdite occupazionali, ma sicuramente impoverisce il territorio di Monza che vede venir meno la presenza di una grande multinazionale", spiega Mirko Stucchi della Fiom Cgil Brianza.

Dall'anno prossimo i circa 500 tecnici e impiegati che lavorano in via Casati si trasferiranno nei nuovi uffici di via Sarca 235 (di fronte al Bicocca Village). I monzesi si scorderanno dunque l’insegna blu con scritto “Philips” diventata ormai famigliare. Era infatti il 1946 quando venne costruito questo edificio che inizialmente ospitava reparti produttivi dove si producevano valvole, condensatori e resistenze. Nel 1975 fu chiuso e riaperto nel 1992 dopo una ristrutturazione, questa volta come centro direzionale, che coordina le attività in Italia, Grecia e Israele oltre a ospitare lo staff tecnico.

Un'area di circa 26mila metri quadrati per cui adesso Philips cerca «un nuovo proprietario o affittuario». L’annuncio si può leggere sul sito di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza e su quello dell’agenzia immobiliare Gabetti, incaricata di seguire le trattative per conto della multinazionale. "Il complesso immobiliare - si legge sul sito - ha una superficie complessiva di circa 26.000 mq di cui a uso uffici circa 20.500 mq. sviluppata su tre edifici con frazionabilità da concordarsi. Il progetto di ristrutturazione completa, prevede la trasformazione del complesso in grado A. Completano l’offerta 300 posti auto". Un complesso industriale che il comparto real estate di Philips Italia vede come ideale per ospitare una sorta di campus in grado di accogliere uffici, laboratori artigiani, coworking ma anche attività di bar e ristorazione. Ma questo è "un auspicio" dopodichè bisognerà vedere chi sarà effettivamente interessato all’area.

Se ne vanno dunque da Monza anche gli uffici della Philips. La fabbrica di televisori aveva già abbandonato la città nel 1996 (la produzione era stata trasferita in Polonia) lasciando a casa 630 operai.

Un’area (nell’omonima via Philips) che ironia della sorte proprio alla vigilia del trasloco dei vicini uffici della multinazionale sta cercando di ripopolarsi. Qui infatti, l’anno prossimo, arriveranno una sessantina di addetti della Axioma (società di software attualmente a Cinisello). L’area di circa 136mila metri quadrati di cui 40mila coperti è di proprietà di Rbo, immobiliare che fa capo al Gruppo Cima, mollificio di Busnago della famiglia Bellazzi.

A fine anni ’90 l’avevano acquistata dalla Philips portandoci la produzione di molle (ora qui c’è la logistica con una 40ina di addetti) e nel 2001 era arrivata (in affitto) la Cisco poi trasferitasi a Vimercate nel 2014. Attualmente i capannoni ospitano anche la Honeywell (300 lavoratori fra uffici e progettazione) e gli uffici e sportelli di Enel (prima in corso Milano). Poi c’è la mensa-ristorante Ristobio per chi lavora nell’area ex Philps, ma non solo. "Un’area ideale per le imprese. Vicina alle autostrade e alla metropolitana. Abbiamo sul tavolo differenti ipotesi di sviluppo. Di sicuro, dopo tanti anni di “magra”, diverse attività si stanno interessando a quest’area", conclude Sergio Bellazzi, amministratore delegato del Gruppo Cima.