Compel-Linkra, sì all’accordo: salvata l'azienda dal fallimento

Via libera dei lavoratori al patto tra sindacati e la proprietà francese

Una manifestazione dei lavoratori ad Agrate Brianza

Una manifestazione dei lavoratori ad Agrate Brianza

Agrate Brianza (Monza), 4 maggio 2019 - Con 117 favorevoli, 9 contrari, una bianca e una nulla i lavoratori promuovono l’accordo salva-Compel-Linkra raggiunto a Roma con i francesi di Cordon il 18 aprile. Giovedì, le votazioni in fabbrica ad Agrate. Soddisfatti i sindacati. «Viste le premesse, è la migliore intesa possibile - dice Pietro Occhiuto della Fiom-Cgil -. Abbiamo chiesto al governo che si assumesse appieno la responsabilità di questa situazione».

Una lettura che vede d’accordo i colleghi Gabriele Fiore della Fim-Cisl e Angelo Pedrini dei Cobas. Tecnici e tute blu dicono sì alla mediazione che ha salvato l’azienda dal fallimento e limitato i danni sul fronte dell’occupazione. «Abbiamo perso meno della metà dei 50 esuberi annunciati in un primo momento dai francesi», ricordano i metalmeccanici. Due clausole speciali fanno di questo patto “un caso” al quale rifarsi anche in altre crisi. «Cordon che ha affittato un ramo d’azienda degli ex colossi brianzoli delle telecomunicazioni non potranno più alleggerire il personale qualunque sia l’andamento dei loro conti», spiegano Fim, Fiom e Cobas. E se il fatturato tornerà a crescere, «dovranno assumere, pescando nel bacino degli esclusi».

Per i 20 persi, si profila la cassa integrazione, raggiungeranno gli altri 216 colleghi sacrificati nel 2017 alla sopravvivenza del marchio (erano 300, un’ottantina ha trovato un altro posto), titolari di ammortizzatori sociali per un anno ancora, il rinnovo è stato firmato da poco. La svolta è arrivata dopo il pressing delle Lega sulle istituzioni. Una delegazione di lavoratori e sindacalisti era stata a colloquio con il vicepremier Matteo Salvini a Monza, poi è arrivata l’interrogazione del deputato del Carroccio Massimiliano Capitanio al Mise e al ministero della Difesa di cui Compel-Linkra-Cordon è fornitrice.

Luigi Di Maio ha convocato le parti, invitandole a trovare una soluzione che salvaguardasse le maestranze. Contro l’ennesima dieta piovuta come un fulmine a ciel sereno sui superstiti, i metalmeccanici avevano proposto i contratti di solidarietà, ma l’azienda non aveva voluto saperne. Quando hanno capito che anche il governo spingeva per il rilancio e un piano di investimenti che andasse in questa direzione, tutto è cambiato. Anche i numeri. Uno scenario chiarissimo per il personale, che ancora una volta ha assicurato ampia fiducia ai propri rappresentanti. La conta delle schede è arrivata dopo l’assemblea in cui l’accordo è stato passato in rassegna nei minimi dettagli. Soddisfatto anche il sindaco Ezio Colombo che ha seguito la vertenza sin dall’inizio. «Ora, bisogna vigilare sul rispetto dell’intesa».