Brugherio, "Lo stabilimento Candy è pienamente competitivo"

Pietro Occhiuto, segretario della Fiom Cgil Brianza sul ritorno della produzione

Candy riporta in Brianza la produzione di 100mila lavatrici

Candy riporta in Brianza la produzione di 100mila lavatrici

Monza, 4 dicembre 2019 - « Abbiamo sempre sostenuto che lo stabilimento di Brugherio, se debitamente supportato da investimenti, fosse pienamente competitivo. Le professionalità che operano in Candy sono all’altezza di qualsiasi sfida che punti sulla qualità. La decisione di riportare in Italia la produzione di un prodotto di mercato conferma quanto da tempo sosteniamo«. Pietro Occhiuto, segretario generale della Fiom Cgil Brianza, è convinto che la decisione del Gruppo Haier Europe di riportare in Italia la produzione delle lavatrici ad incasso, precedentemente trasferite nello stabilimento cinese di Jinling, sia «un fatto di straordinaria importanza che deve aprire una nuova fase per la Candy di Brugherio».

La scelta della multinazionale riguarda un prodotto a maggiore valore aggiunto rispetto a ciò che attualmente si produce alle porte di Monza: oltre 100mila lavatrici da incasso che per essere prodotte necessitano di investimenti per oltre 600mila euro. E adesso «bisogna continuare a battere questa strada, intensificare il confronto a tutti i livelli per trovare tutte le soluzioni che preservino l’occupazione e rilancino la produzione del sito brianzolo e proprio per questo motivo chiederemo al Governo di mettere in programma un incontro per proseguire il confronto di monitoraggio sullo svolgimento del piano industriale«. L’ultima novità annunciata dalla proprietà cinese nell’incontro con i sindacati in Confindustria permetterà di raggiungere la quota di 450mila lavatrici assemblate nella fabbrica di Brugherio nel 2020 (50mila in più rispetto a quest’anno) stabilita nell’ultimo accordo sindacale, per arrivare a 500mila nel 2021. Senza trascurare il fatto che è stato appena siglato il prolungamento fino al 30 settembre del prossimo anno della cassa integrazione nella fabbrica di Brugherio.