Autodromo di Monza, in arrivo 25 milioni per ammodernare la pista e il Gp

Il contributo maggiore esce dalla comissione Bilancio del Senato grazie a un emendamento della Lega. Sticchi Damiani (Aci): "Boccata d’ossigeno per la F1"

Il presidente di Aci Italia, Angelo Sticchi Damiani

Il presidente di Aci Italia, Angelo Sticchi Damiani

Monza - Anche lo Stato scende in pista in Autodromo e per i prossimi anni è pronto a mettere la sua parte per mantenere la Formula Uno a Monza: 20 milioni di euro tra il 2022 e il 2023 per cofinanziare i lavori necessari per ammodernare il circuito brianzolo e altri 5 milioni, alla pari con Imola, per l’organizzazione del Gran Premio.

Il contributo maggiore destinato all’Autodromo, diviso in 5 milioni nel 2022 e altri 15 milioni nel 2023, esce dalla commissione Bilancio del Senato dove, durante la scorsa notte, è stato approvato l’emendamento "Interventi sull’Autodromo di Monza finalizzati al Gran Premio di Formula Uno" che nelle prossime 48 ore arriverà nell’Aula di Palazzo Madama insieme alla discussione per l’approvazione della manovra Finanziaria. È un emendamento del monzese Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega in Senato, che ieri ha anche ringraziato "la Regione Lombardia" - l’altro grande finanziatore pubblico del Gp monzese con 5 milioni messi annualmente dal rinnovo con F1 del 2017 - e "il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli" che nei giorni scorsi aveva lanciato un allarme per l’indotto del circuito brianzolo che "solo nel 20219, ha avuto un valore stimato di 120 milioni". Romeo ha poi spiegato che l’emendamento è stato pensato "per i 100 anni dell’Autodromo di Monza, monumento nazionale dell’automobilismo italiano. Le risorse serviranno all’ammodernamento in vista della ricorrenza e per il Gran Premio. Avere una struttura all’avanguardia per un impianto simbolo in tutto il mondo è un biglietto da visita per Monza, per la Lombardia e per tutto il Paese". Parole seguite ieri anche da quelle del deputato monzese di Forza Italia Andrea Mandelli, "lo Stato ha il dovere di sostenere l’Aci per far sì che il Gp di Monza diventi sempre più attrattivo e competitivo".

I 20 milioni in arrivo nella formula biennale 5+15 serviranno per i lavori necessari ad adeguare il circuito agli standard sempre più elevati richiesti dal circus della Formula Uno, a partire dalla sistemazione dei sottopassi per risolvere i problemi di mobilità interna al circuito durante il Gp o una serie di ammodernamenti per le tribune e la pista. Poi sono previsti da Roma ulteriori 5 milioni per i prossimi 4 anni, stavolta come contributo del ministero dell’Economia e Finanze identico a quello riconosciuto a Imola per ospitare la Formula Uno fino al 2025. "Il contributo del Mef è destinato all’organizzazione del Gran Premio allo stesso modo di come è stato previsto per Imola nei prossimi 4 anni – chiarisce il presidente di Aci Italia, Angelo Sticchi Damiani – e va distinto dal finanziamento di 5+15 che è destinato ai lavori necessari all’Autodromo". Una boccata d’ossigeno per Aci - titolare del Gp d’Italia e dal 2019 anche gestore diretto dell’impianto motoristico monzese quando è stato firmato contratto quinquennale con Liberty Media per tenere la Formula Uno a Monza – ma che comunque non dà lungo respiro. "Con il contributo previsto grazie all’emendamento del senatore Romeo – aggiunge Sticchi Damiani – si cercherà di fare il possibile ma temo che non sia sufficiente per tutti i lavori necessari. Per Aci sono finanziamenti molto importanti perché noi non possiamo mettere risorse su proprietà che non sono nostre: è quindi un contributo fondamentale per poter intervenire sull’Autodromo. Lo useremo secondo una scala di priorità, partendo dalle cose più importanti che non possono più attendere come la sistemazione dei sottopassi e le tribune".

L’elenco degli interventi si allunga poi all’anello Alta Velocità, a miglioramenti della pista fino anche a pensare al museo ma "non sarà questo il momento per questi lavori – prosegue il presidente di Aci –. Bisogna tenere conto che i 20 milioni conteggiano Iva e oneri, vuol dire che potranno essere usati per fare appalti con valore dei lavori intorno ai 12 o 13 milioni. E queste sono cifre che permettono di intervenire solo sui sottopassi, forse qualcosa in più, ma sicuramente non tutto quello che servirebbe per ammodernare interamente l’Autodromo".