L'auto del futuro fa tremare 10.000 metalmeccanici della Brianza

La Cgil convoca i delegati delle aziende che producono componenti: il cambiamento dei pezzi dei motori elettrici potrebbe cogliere le imprese del comparto impreparate

Una manifestazione dei lavoratori metalmeccanici

Una manifestazione dei lavoratori metalmeccanici

Monza, 17 gennaio 2020 - Le auto ci sono. Circolano. Si vendono (più o meno). Ma le auto cambiano. Fuori. E pure dentro. Nel cofano. Lo fanno per adeguarsi alle normative. Per inquinare di meno. Per venire in contro ai gusti della gente. Alle esigenze di trasporto. Ma c’è anche chi quelle auto le deve costruire. Grandi gruppi. Ma anche piccole imprese. Quelle chiamate a realizzare i componenti. Le viti e i bulloni. Ma anche i microchip oppure le bobine. Parti della scocca e particolari meccanici. E se cambiano le macchine, si modificano spesso anche i componenti.

"I motori elettrici e quelli ibridi (destinati a crescere di numero nei prossimi anni) sono diversi da quelli “a scoppio” che dall’invenzione delle auto, seppur con variazioni tecniche, ad oggi non sono cambiati poi di molto", spiega Pietro Occhiuto segretario generale della Fiom Cgil Brianza. Ma che c’entra il sindacato con le auto? E in particolare quello brianzolo? C’entra. Perché in provincia di Monza sono molte le imprese che realizzano componenti per auto. Dai bulloni (qui ci sono alcune delle più grandi bullonerie del mondo), ai microchip alle componenti meccaniche. E la trasformazione del mercato mondiale dell’automotive interessa e interesserà anche loro. E con loro il destino dei dipendenti. Metalmeccanici. Per questo la Fiom Cgil Brianza ha deciso di chiamare a raccolta tutti i sui delegati delle aziende del settore automotive. Si riuniranno mercoledì 29, a partire dalle 9.30, nella sede della Camera del Lavoro (via Premuda, 17). Un direttivo il cui titolo è emblematico: “Il futuro dell’automotive è adesso”. Ci parteciperanno anche Alessandro Pagano, segretario generale della Fiom Cgil Lombardia e Michele De Palma segretario nazionale della Fiom Cgil.

«Il settore automotive sta vivendo un momento di radicale trasformazione e per noi della Fiom è importante che in questa fase si creino le condizioni per rilanciare questo settore che è nevralgico nell’economia italiana", spiega Stefano Bucchioni coordinatore del settore automotive della Fiom Cgil Brianza nel presentare l’Assemblea provinciale delle delegate e dei delegati sindacali delle aziende del comparto Automotive operanti in Brianza.

«La Brianza è un territorio che da sempre ha avuto un forte insediamento del settore dell’Automotive – prosegue Bucchioni – ed anche se non ci sono più gli stabilimenti dell’Autobianchi a Desio esistono tantissime aziende della filiera dell’automobile. Dalle bullonerie, a tutte le aziende legate alla componentistica, passando per la stessa St Microelectronics ci sono circa 10mila lavoratori che operano in Brianza in questo settore e non vogliamo che in questa fase di trasformazione del comparto si perdano posti di lavoro". «Per questo motivo – sostiene il sindacalista – abbiamo ritenuto necessario convocare un’assemblea delle delegate e dei delegati di tutte le aziende della filiera dell’auto per interrogarci su quale azione sindacale mettere in campo per guidare, e non subire, questa fase di cambiamento".