Arcore, accordo alla Peg-Perego: salvi 110 posti

Cassa integrazione, ricollocamento e incentivi all’esodo. Nessuo sarà licenziato nella storica fabbrica

La fabbrica di carrozzine e giocattoli

La fabbrica di carrozzine e giocattoli

Arcore (Monza e Brianza), 13 aprile 2019 - Diciassettemila euro a testa di incentivo all’esodo e cassa integrazione per tutti. Sono i pilastri dell’accordo salva-occupazione alla Peg Perego di Arcore. Ieri, sindacati e azienda hanno trovato la soluzione per evitare 110 licenziamenti su 443 dipendenti. A rischio c’era un lavoratore su quattro. Numeri che avevano fatto suonare l’allarme ai metalmeccanici impegnati in una difficile trattativa, dopo che la proprietà aveva reso noti i disastrosi dati di bilancio 2018: - 25% a livello globale.

Colpa della concorrenza cinese e delle vendite on-line che potevano tradursi in una sforbiciata del personale senza precedenti, uguale alle perdite. Scenari scongiurati in extremis – l’8 aprile sono scaduti i contratti di solidarietà introdotti per far fronte al calo di commesse e non era la prima a volta – grazie all’intesa che prevede il ricorso alla cassa integrazione. Una misura che coinvolgerà tutti i dipendenti, si lima l’orario di lavoro per non licenziare nessuno. E un robusto piano di formazione per il ricollocamento interno – soprattutto di persone fragili – ed esterno, l’outplacement, ma con più chance grazie alla riqualificazione. Mentre, la buonuscita riguarderà anche i pensionandi.

«Il patto nasce da uno sguardo a 360 gradi sulle maestranze – spiegano soddisfatti Eliana Dell’Acqua della Fim-Cisl e Stefano Bucchioni della Fiom-Cgil -. Abbiamo evitato derive traumatiche, nessuno perderà il posto, si uscirà solo su base volontaria, un obiettivo che abbiamo perseguito con tutte le nostre forze». Sulle cattive acque in cui versavano le fabbriche, c’è una sede anche nel Veneto a San Donà con 200 persone, si sono mossi governo e a Palazzo Lombardia. Interrogazioni a più riprese hanno richiamato le istituzioni sulla necessità di portare a casa il risultato. Un pressing che alla fine si è rivelato utile. La trattativa si era ingarbugliata quando si è cercati di quantificare gli incentivi economici, ma alla fine anche su questo fronte è arrivata la schiarita. 

Ieri, l’ultimo capitolo, la messa a punto della bozza che dovrà essere ratificata in sede regionale. Me è solo una formalità. Il sindaco Rosalba Colombo tira un sospiro di sollievo. «Ce l’hanno fatta, meno male. Peg è un punto di riferimento per il territorio, senza contare che il 90% della manodopera è femminile. Per tutto questo tempo sono rimasta in contatto sia con l’azienda che con i sindacati. Ho seguito il tavolo passo dopo passo, fiduciosa che si potesse arrivare a un risultato positivo».