Visita delle “chiese sussidiarie”

Con la delegazione Fai Monza si potrà accedere a tesori nascosti e antichi della città meno conosciuti

Proseguono le iniziative di primavera per andare alla scoperta dei luoghi storici della città e, ancora una volta, è la delegazione Fai Monza a offrire l’occasione di visitare alcune delle bellezze locali vicine a casa ma spesso poco conosciute. E sabato prossimo 7 maggio, e poi nel fine settimana del 14 e 15 maggio, inizierà il programma di visita delle “chiese sussidiarie” del Duomo di Monza con la possibilità di essere guidati in posti nel cuore antico della città non sempre accessibili al pubblico, a partire dal cosiddetto Scurolo, ovvero la cripta del Duomo che è lo scrigno architettonico dove viene custodito il reliquiario di san Giovanni Battista.

Ma nel programma che propone 5 appuntamenti - la visita allo Scurolo il 7 maggio e gli altri 4 nel weekend successivo - si potrà entrare anche in luoghi come il complesso domenicano di San Pietro Martire sede dell’antico Tribunale dell’Inquisizione oppure si potrà seguire la storia della chiesa di San Maurizio nel cui monastero annesso entrò poco più che 14enne suor Virginia Maria De Leyva, la figura resa celebre dal Manzoni in alcune delle pagine più celebri della letteratura d’ogni tempo come la Monaca di Monza.

Rientrano nelle visite guidate anche chiesa di santa Maria in Strada lungo via Italia la cui fondazione èfatta risalire al 1348 e la chiesa neogotica di santa Maria degli Angeli lungo via Zucchi costruita tra il 1902 e il 1908 che custodisce l’affresco trecentesco della Dormitio Virginis strappato dalla distrutta chiesa di San Michele. Si tratta di un’iniziativa curata dalla delegazione monzese del Fondo Ambiente Italiano, assieme al Gruppo Giovani Fai Monza, dopo aver accolto al richiesta dell’arcidiocesi milanese e del Duomo di Monza di collaborare per far meglio conoscere il patrimonio culturale ecclesiastico della città nell’ambito della più ampia iniziativa delle “Giornate di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico” che si propone di far conoscere territori, comunità ed edifici, originati da motivi di natura religiosa. "Il Duomo di Monza è un po’ la “chiesa madre” di tutte le chiese della città" ha commentato monsignor Silvano Provasi ricordando come fino agli anni ‘80 le altre 4 chiese “distrettuali” della parrocchia erano molto frequentate di ora ed erano "come segno visibile della chiesa tra le case. Ringrazio di cuore il Fai di Monza per la disponibilità espressa ad accogliere l’invito della nostra diocesi a valorizzare questi monumenti". Per partecipare bisogna prenotare sul sito faiprenotazioni.it: la visita alla cripta del Duomo del 7 maggio è alle 15, contributo a sostegno del Fai 8 euro, 6 euro per gli iscritti. M.Ago.