Monza, violentata una donna davanti al figlio: peruviano espulso dopo 6 anni di carcere

Provvedimento di espulsione anche per un altro straniero condannato per spaccio di droga e violenza

Entrambi gli stranieri verranno condotti dalla polizia al Cpr di Bari

Entrambi gli stranieri verranno condotti dalla polizia al Cpr di Bari

Ubriaco e armato di coltello, aveva violentato una donna davanti a suo figlio con la minaccia di fare del male a tutti e due.  Un incubo, che ora, dopo l'arresto e una condanna in carcere, si concluderà con l'accompagnamento in un centro di permanenza (Cpr) in attesa del rimpatrio.

Il Questore della Provincia di Monza e della Brianza, Marco Odorisio, ha disposto l’accompagnamento al Cpr di Bari per il definitivo allontanamento dal territorio nazionale di un cittadino peruviano 41enne, in Italia da diversi anni, appena dimesso dalla Casa Circondariale di Monza, dove ha scontato una condanna a sei anni di reclusione, con la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici e dall’ufficio attinente la tutela, la curatela e l’amministrazione di sostegno, per essersi reso responsabile di reati di violenza sessuale, sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale.

 

La violenza sessuale

L’uomo, durante una serata fra conoscenti, in evidente stato di ubriachezza, aveva iniziato a fare delle avances alla padrona di casa e, di fronte al suo rifiuto, aveva preso a distruggere il mobilio della cucina e a scagliare bottiglie di vetro contro le pareti, svegliando il figlio di sei anni che viveva con la donna.

L'aveva costringeva quindi a subire un rapporto sessuale completo e non protetto minacciandola con un coltello da cucina e dichiarando che l’avrebbe uccisa dinanzi al bambino (che nel frattempo si era svegliato per le urla e i colpi inferti dall’uomo alla porta della sua camera) se non lo avesse accontentato.

La donna, sebbene traumatizzata dalla violenza subita e dalle urla e minacce dell’uomo, era riuscita a contattare il 112 che inviava sul postole forze dell’ordine, che procedevano all’arresto dell’uomo, resosi responsabile anche di resistenza a pubblico ufficiale.

Scarcerato il 18 febbraio, sarà trattenuto al Cpr di Bari per il tempo necessario all’esecuzione del provvedimento espulsivo per un definitivo allontanamento dal territorio nazionale.

 

Espulso anche un altro pregiudicato

Nella giornata di venerdì 24 febbraio, un altro cittadino extracomunitario e precisamente un cittadino marocchino di 26 anni, è stato definitivamente rimpatriato nel paese di origine, mediante l’accompagnamento alla frontiera da parte degli agenti della Questura di Monza. Il cittadino nordafricano, giunto in Italia nel 2018, oltre a dedicarsi allo spaccio di sostanze stupefacenti, si era da subito macchiato di gravi reati sia predatori sia contro le persone.

A luglio aveva conosciuto una donna tunisina che aveva iniziato a minacciare e perseguitare dopo un breve periodo di frequentazione, che però cessava a causa delle continue minacce nei confronti della giovane, spintesi al punto di danneggiare l’auto del marito. A dicembre era stato arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, reati per i quali era stato sottoposto a custodia cautelare in carcere.

Successivamente sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, era stato più volte segnalato per mancata ottemperanza all’obbligo, fino al mese di novembre 2020, quando nel corso di un controllo era stato trovato in possesso di 1.300 euro di dubbia provenienza ed era stato arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale

Scarcerato dopo aver scontato una pena a un anno, quattro mesi e diciotto giorni di reclusione per i reati commessi, cattura che veniva eseguita nel mese di agosto. Uscito il 24 febbraio, il Questore ha disposto il suo accompagnamento immediato all’aeroporto di Malpensa, dove è stato imbarcato su un volo della Royal Air Maroc per Casablanca.