REDAZIONE MONZA BRIANZA

Picchiata dal marito, finisce tredici volte in ospedale. Ma questa volta lo denuncia

Giussano, in manette un 57enne pregiudicato. L’ultimo episodio l’altra sera: gettata fuori casa e spinta giù dalle scale di Sonia Ronconi

Violenza sulle donne

Giussano, 24 settembre 2014 - Tredici volte all’ospedale per le botte del marito. Ma l’ultimo episodio è stato quello che ha restituito alla donna, una 39enne di Giussano, la volontà di difendersi. E così, D.S., 57enne italiano pregiudicato, è finito in cella. Sei anni di crudeltà e vessazioni, dal 2008 all’altra sera, quando l’ultimo episodio di violenza ha convinto la donna a dire basta. Durante l’ennesima lite, l’uomo ha buttato la donna fuori dalla porta, l’ha spinta giù dalle scale, urlandole insulti. «Vattene, mi dai fastidio. Sono io che pago l’affitto», ha gridato sbattendo la porta. Il clima domestico era ulteriormente peggiorato nell’ultimo periodo. L’uomo, che ra recentemente perso il lavoro, tuttavia era abituato alla violenza. Proprio per reati di questo tipo aveva già precedenti sulle spalle. Anche questa volta, la donna è finita in ospedale. Fortunatamente, per lei la prognosi è stata di pochi giorni. Ma per la prima volta, ha deciso di reagire e provare a curare anche la cicatrice dell’umiliazione e della violenza. Dopo anni di maltrattamenti e visite in ospedale, la svolta.

La donna ha presentato denuncia per percosse. E ha raccontato tutto ai carabinieri di Giussano. Ogni episodio degli ultimi sei anni. «Avevo paura», ha detto, spiegando il motivo di una denuncia finora mai presentata. E ha spiegato tutto quello che nelle quattro mura di casa era accaduto. Ha riferito di aver subito, una volta, anche un aggressione con il calcio di una carabina. Dai referti dei pronto soccorso di Carate e Giussano e altri ospedali risultano dall’anno 2008 al 2014: ben 13 occasioni in cui la vittima è finita in ospedale acciaccata, livida e dolorante. Lei per tre volte ha riferito che si trattava di cadute accidentali, cinque volte ha sporto denuncia verso sconosciuti, per aggressioni che sarebbero state subite in strada, e le ultime cinque in altri ospedali, non in zona, ha sempre inventato una storia per evitare di raccontare la realtà dei fatti. In verità, in passato, un tentativo di liberarsi dal giogo della violenza lo aveva fatto. Aveva presentato querela, ma aveva ritirato l’esposto, probabilmente per paura. A metterla in difficoltà anche i problemi economici: vive a carico del marito, perché non ha un impiego. Probabilmente, anche questo ha contribuito al suo silenzio, davanti alle percosse. Le continue visite al pronto soccorso, sono tutte documentati dai referti rilasciati dai medici. Ma si tratta comunque soltanto degli episodi più cruenti. Gli altri, probabilmente più frequenti, non hanno lasciato tracce, se non nell’animo della donna. Questa volta, però, è arrivata la denuncia. E con le nuove leggi è scattato anche l’arresto. Il marito violento è stato infatti messo in manette con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.