Roncello, massacrata di botte e lasciata in agonia per una notte

Il compagno ha dormito e fumato sigarette sprezzante, la vittima con la mandibola rotta si riusciva a esprimere solo a cenni

Roncello: la ragazza è stata picchiata brutalmente

Roncello: la ragazza è stata picchiata brutalmente

Roncello (Monza e Brianza), 7 agosto 2018 - L’ha gettata a terra, l’ha colpita a calci e pugni trascinandola in casa e lì l’ha lasciata agonizzante, il volto pieno di sangue, gli occhi chiusi, la mandibola rotta. Una scena di violenza inaudita. Una storia raccappricciante quella accaduta qualche sera fa in un’abitazione di Roncello, ed emersa a fatica soltanto adesso, tenuto conto anche del fatto che per ricostruirla i carabinieri ci hanno dovuto lavorare sopra parecchio, dato che la vittima non riusciva nemmeno a parlare a causa della sua mandibola rimasta spezzata sotto i colpi del compagno. E un’unica spiegazione logica per comprendere una tale esplosione di brutale violenza: l’abuso di droga. Pare infatti che l’autore di queste violenze, quando ha agito, fosse pieno di cocaina.

Ma riavvolgiamo il nastro. E torniamo al 2 agosto. Lui, un tatuatore pregiudicato di 45 anni, convive con una ragazza di 27 anni, commessa in un supermercato. Quella sera, mentre tornano a casa, improvvisamente e apparentemente senza motivazioni, lui aggredisce la compagna. La scaraventa a terra e la colpisce violentemente su tutto il corpo con calci e pugni, per poi trascinarla in casa. E qui lei rimane, mentre lui va tranquillamente a dormire. Il padre della giovane, preoccupato perché non riusciva più a mettersi in contatto con lei, il mattino successivo si reca personalmente nella loro abitazione. Nessuno però risponde al citofono e la porta rimane ermeticamente chiusa. Il padre riesce però a passare dalla finestra e trova la figlia sdraiata sul letto. La descrivono quasi agonizzante, le labbra piene di sangue, gli occhi chiusi, il volto tumefatto.

I carabinieri, immediatamente contattati, piombano nella casa, soccorrono la ragazza e rintracciano il suo convivente nell’altra stanza. Intento a fumare una sigaretta. Anzi, alle domande dei militari lui risponde che si è limitato a darle una sberla e - dicono gli operatori - li invita in maniera strafottente a chiedere direttamente alla ragazza cosa le sia accaduto. Come è evidente, l’uomo non solo l’ha pestata, ma non ha neppure allertato i soccorsi né si è premurato di accertarsi di quali fossero le sue condizioni di salute. La donna, alle domande dei carabinieri, non riesce neppure a rispondere ma si limita con cenni del capo a indicare che è stato proprio lui a ridurla così. Trasportata in ospedale, oltre alla mandibola spezzata e ad altre fratture a livello maxillofacciale, mostra una evidente frattura all’orbita oculare e traumi vari su tutto il corpo. Per il momento per lei è stata prevista una prognosi di 30 giorni. Ma dovrà subire diversi interventi chirurgici, all’orbita oculare come alla mandibola. L’uomo è stato ovviamente arrestato.