Violento entra in classe per minacciare la sua ex

Arrestato marocchino di 30 anni: perseguitava una 15enne e i suoi familiari. Era già in cella per una rapina a bottigliate e un’aggressione ai carabinieri

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di Dario Crippa

Violento, rapinatore, perseguitava la ex fidanzata, ancora minorenne, e la sua famiglia.

Stalking e lesioni sono costati un nuovo arresto a un marocchino di 30 anni, che si trovava già in carcere per rapina. Ma la storia che si cela dietro era ancora peggiore. Il nordafricano, lo scorso gennaio, aveva iniziato una relazione sentimentale con una ragazzina appena 15enne, rapporto che per la notevole differenza di età preoccupava soprattutto i genitori per i continui ritardi della figlia nel fare rientro a casa. Il giovane non gradendo le limitazioni che i genitori avevano provato a imporre, prima aveva iniziato a pressare la fidanzatina con numerosi messaggi anche vocali, poi presentandosi sotto la sua abitazione, dove aveva litigato furiosamente con i loro, in particolare con la madre. La ragazza aveva provato a troncare la relazione, ma lui non lo aveva accettato. Aveva continuato a importunarla mandandole messaggi, telefonandole e pedinandola, fino ad assumere atteggiamenti aggressivi. Il 30enne, che aveva precedenti di polizia, non aveva esitato in più occasioni a presentarsi all’istituto scolastico frequentato dalla minorenne, per poi seguirla all’uscita fino alla fermata del pullman pretendendo di accompagnarla fino a casa.

In un’occasione addirittura era entrato a scuola ed era piombato in classe durante le lezioni facendo segno alla ragazza di uscire, insultando l’insegnante e i compagni. Mentre la ragazza stava passeggiando in compagnia della sorella maggiore (24enne) e di un’amica, prima aveva seguito le tre bloccandole e terrorizzandole. In un’altra occasione, sempre sotto casa della ragazzina, aveva aggredito il fratello 19enne mentre passeggiava con la propria fidanzata colpendolo con schiaffi e pugni provocandogli un trauma cranico e contusioni al volto.

Ormai sia la ragazza che i suoi familiari vivevano in un clima di paura, tanto da decidere di non uscire più soli. Alla fine la ragazza si era vista costretta a trasferirsi temporaneamente a casa di un parente fuori dalla provincia. I carabinieri della Stazione di Agrate Brianza, dopo lunghe indagini partite quando era stata presentata denuncia dalla famiglia, ora hanno notificato a 30enne un’ordinanza di custodia cautelare per stalking (aggravate dalla minore età della vittima), per atti persecutori, lesioni e addirittura le minacce di morte all’ex fidanzata e ai suoi familiari. Il marocchjino, residente a Cavenago di Brianza e disoccupato, dal 1° giugno era appunto in carcere dopo essere stato arrestato sempre dai carabinieri agratesi in quanto ritenuto l’autore di una rapina: il 12 maggio scorso, in pieno pomeriggio nei giardinetti di Cavenago, aveva infatti assalito, colpendolo con calci e pugni, uno chef 36enne di origine pakistana che tornava dal lavoro per impossessarsi del suo zainetto senza esitare a colpirlo alla testa, prima con una bottiglia di vetro ritrovata nelle vicinanze e poi con un sasso.