Vimercate, sedie contro la prof: "La politica non si metta in mezzo"

L'appello degli studenti in vista della manifestazione organizzata per sabato 10 novembre

Vimercate, istituto Floriani

Vimercate, istituto Floriani

Vimercate (Monza Brianza), 8 novembre 2018 - «La politica non si metta in mezzo. Giù le mani dalla nostra manifestazione». Dopo l’agguato alla professoressa di storia del Floriani in una terza di elettricisti, gli studenti si sono mobilitati e hanno organizzato una manifestazione con l’appoggio del Comune. «Ma non accettiamo interferenze dai partiti», aggiungono, dopo la pioggia di dichiarazioni e adesioni all’evento previsto per sabato da parte di diversi politici del territorio.

Fratelli d'Italia e Forza Italia hanno precisato che l’idea di sfilare per le vie della città in segno di solidarietà all’insegnante colpita e per condannare il gravissimo episodio sia venuta a loro e non al sindaco Francesco Sartini che «pure l’ha fatta subito propria». Ieri sera, lui ha replicato a distanza a Rosario Mancino, coordinatore di Fdi, e a Cristina Biella, che guida gli azzurri, precisando che «la manifestazione, cui ho dato il pieno appoggio mio e dell’amministrazione è stata richiesta dai rappresentanti degli studenti e dei professori durante un incontro a Palazzo Trotti. Proprio per il suo carattere a difesa della scuola - aggiunge il primo cittadino -, l’iniziativa è aperta a chiunque e per questo motivo non può avere connotati di partito. Esorto chi parteciperà a evitare di prestarsi a strumentalizzazioni mantenendo il significato dell’evento incentrato sul rispetto della delicata situazione che l’istituto sta vivendo». I ragazzi si dicono «pronti al dialogo con tutti«, ma a chiariscono che #Iosonoilfloriani, questo l’hashtag scelto per lanciare il corteo del 10 novembre, esprime «soprattutto l’orgoglio di appartenere a una scuola che è molto diversa da come è stata dipinta negli ultimi giorni. Non siamo bulli e venire qui non è pericoloso come si vuole fare credere».

Lo riaffermeranno compatti per le vie del centro fra due giorni. I loro rappresentanti stanno girando di classe in classe per spiegare il significato della mobilitazione che sulla carta ha raccolto la massima adesione. All’appello manca la visita alla 3TA, dove si è consumato il lancio. «Ci andremo oggi», annunciano gli organizzatori del corteo. Si ritroveranno davanti anche ai responsabili del fattaccio, che tutti stanno cercando di individuare: la scuola per punirli, i carabinieri per metterli davanti alle conseguenze della loro condotta. «Un episodio bruttissimo, ma isolato. Il Floriani è molto altro. Ed è quello che diremo a tutti dopodomani».