Sedie lanciate contro la prof, i teppisti di Vimercate in silenzio

Nessuno ha fatto ammissioni nel consiglio di classe voluto dal preside per aprire una breccia nel muro ostinato di mutismo

L’istituto Floriani di Vimercate

L’istituto Floriani di Vimercate

Vimercate (Monza Brianza), 6 novembre 2018 - Tacciono tutti, gli studenti e la scuola. A una settimana dal lancio di sedie che ha ferito una professoressa dell’istituto professionale Floriani di Vimercate, nessuno fra coloro che hanno visto o preso parte all’aggressione ha deciso di venire allo scoperto.

Al momento non ha prodotto frutti neppure il blindatissimo consiglio di classe, che si è tenuto ieri pomeriggio con genitori, docenti e alunni. Nessuno ha fatto ammissioni. Il preside, Daniele Zangheri, che contava su questo percorso per aprire una breccia nel muro ostinato di mutismo, dovrà ancora attendere. E anche i vertici dell’istituto, sotto assedio da giorni, prendono la strada della prudenza e chiudono i rubinetti della comunicazione, nella speranza che lo spegnersi del clamore possa smuovere qualcosa. Per il momento, ancora non risultano provvedimenti né a carico di singoli studenti, né dei compagni che avrebbero visto tutto. Anche se sembra scontato che sulla terza dove si è registrato l’episodio pioveranno provvedimenti disciplinari, in attesa del risvolto penale, del quale si occupano carabinieri e procura dei minori di Milano.

Sabato è prevista la manifestazione degli studenti, che rifiutano «l’etichetta di violenti», mentre sul tema torna il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti che comunica di «aver già interessato della questione l’ufficio scolastico regionale», cui spetta anche il compito di «valutare se costituirsi parte civile in sede di un eventuale processo». Il ministro chiude invitando ancora una volta i ragazzi «a collaborare contro ogni tipo di violenza».