Vimercate, il riscatto del Floriani dopo la sedia contro la prof

Il progetto in un centro di accoglienza per minori premiato dalla Camera di commercio

Gli insegnanti e i ragazzi del Floriani a Caltanisetta

Gli insegnanti e i ragazzi del Floriani a Caltanisetta

Vimercate (Monza Brianza), 26 novembre 2018 - Cinque studentesse e due prof del Floriani partono per Milena, in provincia di Caltanissetta. Trascorrono due settimane in un centro di accoglienza per minori non accompagnati e ora il progetto di alternanza scuola-lavoro «Io, noi, voi...» viene premiato dalla Camera di commercio di Monza. La cerimonia si terrà il 12 dicembre.

Un orgoglio per l’istituto professionale di Vimercate reduce dalle reazioni di sdegno suscitate in tutto il Paese dal lancio di una sedia durante una lezione che ha ferito l’insegnante di storia. Visto dalla Sicilia il brutto episodio con protagonista un bullo pentito di 16 anni sembra lontano anni luce. «Volevo conoscere altre culture», spiega Nicole Currà, una delle cinque allieve dell’indirizzo socio-sanitario che si è rimboccata le maniche per i giovanissimi migranti. E’ il senso dell’iniziativa scoccata dall’esperienza personale di una delle docenti che le assiste, Emanuela Sala, insegnante di psicologia. «Due anni fa ho intrapreso questo viaggio da sola e ho capito che poteva essere utile alle nostre ragazze», spiega. La scuola si è immediatamente organizzata. Ha preso contatti con il ministero dell’Interno e ha messo a punto «la lunga lezione sul campo«. Ne è uscito «un risultato sorprendente«, aggiunge l’altra prof accompagnatrice Lucia La Pira (Igiene e Cultura medico-sanitaria). «L’integrazione prende forma vivendo ogni giorno gomito a gomito», sottolineano le altre ragazze vincitrici del bando Sara Ouachary, Arianna Bubola, Lisset Santana e Silvia Pozzo. Ciascuna di loro è salita in cattedra per i piccoli profughi nelle materie in cui eccelle. «In matematica sono bravissimi, ci hanno dato filo da torcere«. Con i numeri è più facile, «sono universali - spiegano le studentesse - non ci sono barriere linguistiche da superare».

E’ proprio sull’italiano che si sino concentrati gli sforzi del drappello vimercatese. «Vi dedicavamo quattro ore al giorno, i migranti imparano velocemente». Non solo studio per il gruppo che ha avuto l’opportunità di condividere un pezzettino di vita. «Siamo stati al mare, ma soprattutto ci siamo raccontati le nostre esistenze. E’ stato toccante. Alcuni di loro sono piccoli, ma hanno già sulle spalle un vissuto durissimo. Eppure, non hanno perso la speranza, sono capaci di gioire di cose semplici, un’attenzione, un sorriso». «Siamo tornate profondamente arricchite - dicono le future operatrici sociali - non abbiamo acquisito solo un importante bagaglio formativo, siamo maturate». Il viaggio è diventato un video che non è fuggito all’occhio attento degli esperti della Camera di Commercio. Prima, l’hanno inserito in nomination, poi tra i vincitori.