Vimercate, auto si ribalta in Tangenziale Est: 35enne muore pochi giorni dopo l’amico

Paolo Mantovani commentava su Facebook : "Sono pronto vieni a prendermi"

I soccorsi in tangenziale

I soccorsi in tangenziale

Monza, 22 settembre 2018 - La Smart che si ribalta su se stessa una, due, tre volte, quattro senza lasciare scampo all’uomo al volante sbalzato sull’asfalto dopo un tamponamento sulla Tangenziale Est, a Vimercate, direzione Milano, uscita per Monza. La vittima dell’incidente di giovedì sera allo svincolo delle Torri Bianche è Paolo Mantovani, 35enne di Usmate. Per lui non c’è stato niente da fare. Hanno dovuto constatarlo con amarezza i soccorritori arrivati in forze nel punto della tragedia. All’ospedale, lì a due passi, sono rimasti in attesa dell’arrivo di un paziente in condizioni critiche, che in realtà non è mai riuscito a varcare la soglia del pronto soccorso. Nella carambola è stata coinvolta un’altra macchina, ma senza gravi conseguenze per il conducente di 46 anni.

L’indagine dovrà chiarire la dinamica esatta dell’accaduto: secondo una prima ricostruzione, ancora da confermare con i rilievi di rito da incrociare con le testimonianze, sembra che il piccolo mezzo dell’usmatese abbia urtato un altro mezzo, innescando la sequenza mortale. Il traffico è andato in tilt. Sul posto anche la Polizia stradale che ha anche gestito le code dirette a Milano, costringendo gli automobilisti a uscire a Vimercate e rientrare a Monza. Solo dopo le 22 la situazione è andata lentamente normalizzandosi. La notizia del lutto è rimbalzata subito in città, la comunità è sotto choc. Qualche giorno fa, Mantovani si era lasciato andare in un post dopo la recentissima morte di un amico in uno scontro a Monza, sotto il tunnel in viale Lombardia. «Sono pronto, vieni a prendermi», parole forti che raccontano la ferita profonda scavata dalla perdita. Un incidente-fotocopia del suo, ma loro due, gli interisti che andavano sempre insieme allo stadio, non lo sapranno mai. A legarli, nel giro di una settimana, lo stesso crudele finale.

Paolo Mantovani era molto conosciuto a Monza dove frequentava la palestra del campione Alessio Martino di Brianza Fighting: «Paolo aveva subito una forte depressione per la perdita della mamma e la fine della convivenza con la fidanzata storica dai tempi dell’Olivetti. Nessuno di noi è riuscito ad accompagnarlo a risalire verso la voglia di vivere. Ma era e rimarrà sempre il più buono perché nonostante i suoi mille tormenti che gli consumavano l’anima, tutti noi potevamo contare sul suo aiuto. Ora il Signore gli offrirà la pace in cielo che non aveva in terra».