Villasanta, nasce la Confraternita devota alla birra

Ne fanno parte anche il sindaco, il don e il comandante dei carabinieri

La presentazione della confraternita devota alla birra

La presentazione della confraternita devota alla birra

Villasanta (Monza Brianza), 12 giugno 2019 - Lo spirito dei monaci cistercensi arriva in città e contagia persino il sindaco, il comandante dei carabinieri e don Simone responsabile della pastorale giovanile. Tutti accomunati, come i “monaci” fondatori, dalla volontà di incontrarsi, conoscersi, condividere sorseggiando un buon boccale di birra e spegnendo per una sera i telefonini. Perché la vita, secondo i monaci (ma non solo), non è quella raccontata su instagram o su facebook. Così che di quel debutto tanto originale se ne è venuti a conoscenza solo a cose fatte, quando ormai i componenti della Confraternita Birra Trappista avevano bevuto, mangiato, riso e scherzato. 

Il chiostro degli incontri è il bar Tabaccone di via Mazzini. I “monaci” fondatori sono Roberto Quadrini (che dai monaci circestensi ha trascorso l’adolescenza), Pietro Fontana (della monzese birra del Carrobiolo), Michele Paolilla, Pino Timpani e Andrea Aviano. "Il progetto è nato in tre giorni - racconta Roberto Quadrini -. Una sera sorseggiando una birra con Pino ho iniziato a parlare dei monaci e delle loro birre".

Della sua adolescenza trascorsa a studiare all’abbazia Casamari in provincia di Frosinone e poi quell’organizzazione interna, antica e oggi più che mai attuale, dove ogni monaco ha un suo ruolo ben definito, che permette ai monaci di essere autonomi, ma al tempo stesso di produrre per la comunità: dalle birre ai biscotti al miele. Perché non riproporre questo modello sociale anche a Villasanta, coinvolgendo gli amici e spronando le persone a uscire di casa e a incontrarsi in quel chiostro “laico” di via Mazzini? Un’idea che settimana scorsa è diventata realtà. "La birra trappista è stato l’incipit - prosegue -. Ma l’idea va ben oltre: è proprio quello di divulgare la cultura dei monaci circestensi, i loro prodotti, il canto gregoriano, le visite guidate alle abbazie". 

Grazie al passaparola i primi “monaci” settimana scorsa si sono radunati al Tabaccone per brindare con un boccale, indossando una maglietta nera personalizzata con la scritta “La Birra secondo don Pedro” e ciascuno con indicato il ruolo all’interno della comunità: Roberto l’Abate, il comandante dei carabinieri Luca Carbone il Custos Ecclesiae, il mastro birraio Pietro Fontana il Magister. "Fanno parte della Confraternita persone di tutte le estrazioni sociali - continua -. Non solo adulti, ma anche ragazzi e due signore". "Con in mano soltanto il boccale di birra e non lo smartphone", precisa Pino Timpani.