Villa Sottocasa, rinasce il giardino perduto

Due milioni dai fondi del Pnrr per recuperare una porzione di parco di 61mila metri quadrati

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di Barbara Calderola

Rinasce il giardino segreto di Villa Sottocasa. I fondi in arrivo dal Pnrr serviranno a raddoppiare il parco storico della dimora acquistata dal Comune a fine anni Novanta: 2 milioni per recuperare la porzione del polmone verde, in centro, chiusa al pubblico, e farne il regno della biodiversità, su disegno del paesaggista Pier Fausto Bagatti Valsecchi che nel 2003 con l’agronomo Sala mise nero su bianco il restauro.

C’è da rimettere in sesto un patrimonio arboreo antico, gli esperti sono al lavoro, il primo passo è l’indagine fitosanitaria, "per saggiare la stabilità delle piante", spiega il sindaco Francesco Cereda, che ha assegnato i primi incarichi a "nomi" del campo. A gennaio aprirà il cantiere che in 24 mesi restituirà alla città un eden di 61mila metri quadrati grazie ai soldi in arrivo dal ministero della Cultura che ha finanziato il progetto per intero.

Un percorso nel verde collegherà il polmone alla pista ciclabile che costeggia il Molgora, regalando ai visitatori una green-way che unisce gli scorci più suggestivi della zona: un percorso rigenerante.

"È un progetto strategico che ricongiunge le due frazioni, quella aperta e quella chiusa del parco", sottolinea Cereda. La riqualificazione sarà nel rispetto delle origini "con il recupero di coni visivi spariti da tanto tempo". La priorità è la conservazione dell’habitat, che sarà potenziato.

A giugno c’era stata la conferma dei soldi, ora la palla passa al team tecnico che trasformerà il sogno in realtà. "Questo tassello è parte del piano più ampio di ridare vita a tutto il polo della Villa", sottolinea il primo cittadino. C’è anche il pezzo privato di Silvio Berlusconi che pagherà il restyling delle facciate (pubbliche), valore, 1 milione di euro, in cambio della possibilità di costruire un parcheggio interrato nella porzione, galoppatoio e limonaia, che gli appartiene dal 2018, all’incrocio con via Terraggio.

Il restyling sarà completato entro fine anno. La dimora di delizia, almeno all’esterno per ora, torna agli antichi splendori. La riapertura completa del giardino era una priorità dell’amministrazione, da qui il progetto spedito a Roma per centrare l’obiettivo. Nuovi arredi all’aperto permetteranno di trascorrere ore di assoluto relax nell’oasi, mentre la tecnologia aprirà la strada alla conoscenza dell’area dal punto di vista botanico, naturalistico, paesaggistico e storico, i totem con le informazioni offriranno un’infarinatura su tutto. Adesso, la corsa ai fondi si sposta all’interno: servono soldi per sistemare l’ala nobile.