Monza - «Ormai non si parla più , in Europa e nel mondo, di musei ‘sonnolenti’, di musei che espongono e basta. Oggi sono concepiti sempre più come luoghi di creatività, capaci di coinvolgere i cittadini del luogo che li ospita prima ancora dei turisti. Ecco perché se in Villa Reale ci fissiamo soltanto sulle visite guidate in costume d’epoca perdiamo una grande occasione. L’opportunità di far diventare la reggia un hub culturale, non soltanto artistico ma anche artigianale, industriale, agricolo e culinario". Cristina Vannini non è soltanto la fondatrice di ‘Soluzioni museali’, società specializzata nelle consulenze in ambito culturale, ma è anche giudice del premio internazionale European Heritage Awards/Europa Nostra Awards, il premio dell’Unione europea per il patrimonio culturale finanziato dal programma Europa Creativa. Archeologa di formazione, dopo aver concluso i suoi mandati nel board dell’European Museum Forum è tornata a ricoprire il ruolo di corrispondente nazionale dell’organizzazione museale sotto il Consiglio d’Europa. Fa scounting, cerca musei nuovi o rinnovati che possano partecipare e ambire a vincere il premio del forum dei musei europei. Oggi la Villa Reale è un museo di se stessa o poco più. La visione del suo futuro è affidata a un Masterplan finanziato da Regione Lombardia che, però, dev’essere ancora elaborato e raccontato. Ecco, "nel Masterplan vorrei vedere la capacità di incrociare tutte le possibili sinergie in un’ottica di sostenibilità che non dev’essere soltanto economica, ma anche sociale, culturale e ambientale". La Villa Reale non è ancora pronta per candidarsi al premio europeo, ma "al direttore del Consorzio Giuseppe Distefano ho proposto di avanzare richiesta, cosa che è stata fatta e speriamo si possa concretizzare in un paio di anni, per ospitare la serie di eventi legati al premio che porterebbero nella reggia circa 250 professionisti di una settantina di musei da tutta Europa. Esperti ...
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