Villa Reale, lo sfratto diventa realtà. Sale vuote: si ricomincia da zero

Monza, se ne va il concessionario. Pronta la causa milionaria. Ma il sindaco sorride: si respira un’aria migliore

Villa Reale

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Monza, 16 gennaio 2021 - " Che aria migliore che si respira". Il sindaco di Monza e presidente del Consorzio Villa Reale, Dario Allevi, entra “sollevato” nel salone delle feste al primo piano nobile della reggia che fu dei Savoia. La Villa “liberata” dal concessionario privato, la società Nuova Villa Reale Monza costituita dal raggruppamento di imprese che aveva vinto il concorso internazionale per il recupero e la valorizzazione della residenza e dei giardini reali assicurandosi anche la gestione ventennale del corpo centrale restaurato nel 2014. Ieri mattina "ci hanno restituito le chiavi, ma il passaggio di consegne proseguirà fino al 19 febbraio – detta il passo il sindaco - I tecnici dovranno controllare centimetro quadrato per centimetro quadrato tutti i 10mila metri che il concessionario ci restituisce e verificare che sia come sei anni fa". Una Tac alla Villa, "non si sa mai".

Allevi sa già che la fine (con 14 anni di anticipo) del matrimonio con il concessionario sarà in tribunale: "Innanzitutto non se n’è andato lui, ma siamo stati noi, il 23 dicembre, a recedere dal contratto per gravi inadempienze – chiarisce – Se ci farà causa non lo so. Certamente il Consorzio gli chiederà i danni". Anche perché "il concessionario ancora deve dei soldi al Consorzio oltre ad aver lasciato 110mila euro di riscaldamento non pagato". Per non parlare della "ingiustificata chiusura della Villa nonostante a maggio il Governo avesse riaperto i luoghi della cultura". Evidentemente "non aveva le idee chiare su come gestire un bene come la Villa Reale. Questo bene deve volare molto più in alto". Ma adesso con quali risorse? "Abbiamo chiesto aiuto ai “parenti ricchi” nel consiglio di gestione del Consorzio (Regione e Ministero per i Beni culturali, ndr) per avere più risorse e più uomini". Perché "dal 20 febbraio inizierà una nuova fase per la reggia, anche se già insieme con il direttore del Consorzio, Giuseppe Distefano stiamo lavorando per una gestione diretta che porteremo avanti almeno per un anno – anticipa Allevi – Poi verificheremo se e come proseguire". In questo "saremo affiancati anche dai professionisti che lavoreranno al masterplan – assicura Distefano -, il cui incarico è stato appena assegnato e che dovranno delineare il futuro dell’intero complesso, Parco e Villa" con i 55 milioni messi sul piatto dalla Regione. Certo è che "l’impegno prioritario, adesso, è riaprire ai visitatori appena l’emergenza sanitaria lo consentirà". Sicuramente non prima della conclusione del sopralluogo tecnico avviato ieri.

«La Villa sta benissimo», le parole di Attilio Navarra, legale rappresentante del concessionario. "Abbiamo predisposto dei tavoli tematici e un calendario per verificare ogni aspetto nella riconsegna del bene", spiega. Una lunga giornata, "con tanto dispiacere e tanta amarezza per quanto valore è stato deciso di distruggere in questi ultimi giorni – il rammarico di Navarra – E pensare che tutto questo si poteva evitare con una reale volontà di risolvere i problemi e collaborare". Invece la storia tormentata della Villa Reale racconta l’ennesimo abbandono. Il fallimento di quello che avrebbe potuto (e dovuto) essere "la punta di diamante di un modello di restauro e gestione di un bene di inestimabile valore con una partnership pubblico-privato". Anche se il sindaco Allevi è convinto che "non è fallita quell’idea. Abbiamo soltanto avuto la sfortuna di trovare il partner sbagliato". Continueranno a litigare in tribunale. Perché anche il concessionario sta preparando "una citazione per chiedere quanto riteniamo dovuto, cifra che ad oggi supera i 10 milioni".