Varedo, scintille sull’area ex Snia: "Zone d’ombra? Noi tiriamo dritto"

Per il consigliere Vitiello il piano farà arrivare centinaia di camion ogni giorno. Dura la replica del vicesindaco Figini: "Sono affermazioni false, non faremo altre commissioni"

La magistratura indaga sui rifiuti ammassati dentro ai capannoni della ex Snia

La magistratura indaga sui rifiuti ammassati dentro ai capannoni della ex Snia

Varedo (Monza Brianza) - Sin dalla presentazione non hanno condiviso il progetto di rilancio dell’area Snia e ancora oggi sono scettici. La lista civica SìAmo Varedo, con il capogruppo in Consiglio comunale Sandro Vitiello è dubbiosa: "Si parla di un numero limitato di abitanti, di un’area commerciale che non prevede centri commerciali, di bonifica che parte prima ancora che vengano definiti tutti i dettagli sul progetto. Senza spendere neanche una parola sul destino di una parte importante dell’opera destinata ad una società che si occupa di logistica. Si parla di sessantamila metri quadri circa. Una dimensione enorme per un’azienda che per essere efficiente vedrà arrivare centinaia di camion ogni giorno. Camion che congestioneranno in maniera ancora più grave la viabilità sul nostro territorio. Avevamo ed abbiamo ancora forti perplessità su tutto il progetto".

Un progetto, sottolinea la lista, che vede protagoniste persone che hanno partecipato alla vicenda dei rifiuti ammassati illegalmente dentro ai capannoni della Snia: "Rifiuti sul nostro territorio da quasi tre anni. Un periodo che, al di là dei tempi della magistratura, non è stato usato per mettere in sicurezza l’area e portare via i rifiuti". "Come si può sperare, partendo da questi presupposti, che la bonifica venga fatta nel rigoroso rispetto delle leggi quando sappiamo che il soggetto che si è fatto garante della bonifica avrà l’obbligo di rilasciare una fideiussione a garanzia di un massimo del 20% dei costi dei lavori stimati. Una società a responsabilità limitata con un capitale sociale di ventimila euro". E concludono: "Chiediamo che questo progetto possa essere riconsiderato partendo dall’idea che il risanamento dell’area sia una priorità inderogabile. Chiediamo che sia costituita una commissione che abbia la possibilità di approfondire tutta la questione. La piattaforma della logistica, i quindicimila metri di nuovi spazi commerciali e la viabilità sono aspetti del progetto che meritano un approfondimento e scelte diverse".

Dura la replica del vicesindaco Fabrizio Figini: "Il consigliere comunale Vitiello non ha ancora capito che ha perso le elezioni e le ha perse molto male. I cittadini non hanno apprezzato il suo programma elettorale né la sua squadra. Noi ci siamo presentati ai cittadini con un progetto reale e concreto sul futuro dell’area Snia e ci hanno premiato con il 69% dei consensi. Se ne facciano una ragione. Noi andiamo avanti, a loro il compito di minoranza di controllare le procedure, ma se continuano con affermazioni false e tendenziose saremo costretti a prendere le distanze da questa minoranza inutile. Non ho la minima intenzione – insiste – di fare ulteriori commissioni, ci sono già quelle di legge di Consiglio comunale e non graveremo di altri costi la struttura comunale. Non serve a nulla la commissione che vogliono proporre se non per fare polemiche. Come ho detto ai suoi predecessori, che quando parlano di me, del sindaco Filippo Vergani e di tutta la maggioranza e fanno insinuazioni politicamente demenziali, ricordo che questo progetto è pulito e sano e pertanto prima di parlare anche di noi ribadisco che si sciacquino la bocca con l’acqua del Seveso".