Varedo, incendio al maxistore per bambini. La Chiocciola riapre in tempi record

Raffaele Romanò ha sottoscritto il contratto d’affitto, si parte

RINASCITA Raffaele Romanò e Roberto Folini davanti alla nuova sede

RINASCITA Raffaele Romanò e Roberto Folini davanti alla nuova sede

Varedo, 19 gennaio 2019 - La firma c’è. Ora è solo questione di giorni. Raffaelle Romanò ha infatti siglato il contratto d’affitto per riaprire La Chiocciola appena possibile. Meno di venti giorni, il tempo che si è dato il titolare del maxistore dedicato all’infanzia, per far ripartire l’attività a pieno regime. Lo spazio individuato si trova in via Torino 8, presso la Linea Folini Srl, l’azienda specializzata nella fornitura di elementi per l’arredamento della casa, che lascerà libera l’area espositiva al primo piano a favore di Romanò.

Un progetto nuovo già presentato qualche giorno fa ma che grazie alla firma diventerà realtà a breve. «Ci presenteremo sul mercato con un progetto di store completamente nuovo, che porterà con sé anche il lancio di un nuovo logo – racconta Romanò –. La nuova Chiocciola avrà una dimensione di 800 metri quadrati tutti su un piano, il doppio rispetto al negozio storico, disporrà di un magazzino di 400 metri quadrati e di uno spazio per i corsi per le mamme e gli eventi in-store di 150 metri quadrati. Ma non solo. Avremo anche a disposizione spazi per animazioni e attività per i bambini in primavera ed estate grazie a un parco esterno di mille metri quadrati». I nuovi spazi si trovano a meno di 500 metri dal vecchio negozio, all’angolo con via Terni. E mentre continua l’attività online, nei prossimi giorni gli architetti saranno al lavoro per attrezzare i nuovi spazi il prima possibile. Il progetto prevede diverse novità: all’interno ci sarà anche uno spazio per il relax della mamma con corsi di yoga e di cucina, un parrucchiere per bambini, uno spazio pediatrico per consulenza alle mamme, in gestione ai medici.

Nel frattempo però la ricostruzione in via Circonvallazione. «Ci vorrà circa un anno e mezzo prima di riaprire – continua Romanò –. Magari sarà possibile mantenere entrambi gli spazi se le cose dovessero andare bene».

L’idea immediata è anche quella di un «Chiocciola point» a Milano, in centro, per il ritiro dei prodotti per chi ha acquistato sul sito. «Tutto questo è stato possibile anche grazie al sostegno e all’aiuto di Confcommercio di Milano e al Mandamento di Seveso che hanno messo a mia disposizione avvocati, commercialisti, tecnici, consulenti. Grazie ai loro consigli mi sono mosso nei meandri della burocrazia in maniera veloce e senza sbagliare. A tutti loro così come ai miei dipendenti e a quanti si sono dati da fare durante e dopo l’incendio del 5 gennaio va il mio pensiero e il mio ringraziamento».