Vaccini avanzati, arrivano i riservisti

Grignaffini: "Chiamiamo i prenotati del sito regionale. Elenchi forniti da Ats, se ci sono buchi c’è la lista interna"

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di Barbara Calderola

Non ci sono chiamate agli amici degli amici. Se i vaccini avanzano perché qualcuno ha saltato il turno, l’Asst Brianza ricorre ai riservisti. "Un elenco di pazienti che conosciamo, rigorosamente over 80, perché si sono già sottoposi all’antinfluenzale".

Così l’Azienda ha sciolto uno dei nodi che hanno fatto saltare i nervi a decine di persone che aspettano l’iniezione e che si sono sentite scavalcate dai furbetti dell’ultimo minuto. "La regola aurea è che nessuna fiala debba essere sprecata e qui non succede - sottolinea il direttore socio-sanitario Guido Grignaffini, è lui che sta gestendo la macchina organizzativa -. La filiera è chiarissima: chiamiamo i prenotati di Aria, il sito regionale. Gli elenchi ci vengono forniti da Ats, se ci sono buchi, ricorriamo alla lista interna". Con questo metodo sono già stati sottoposti alla prima puntura 1.600 ultraottantenni. L’Asst smentisce categoricamente che siano finite in pattumiera 90 dosi a Carate: "Una notizia priva di fondamento", diventata in serata una interrogazione dei 5 Stelle in Regione. "Abbiamo già fornito il chiarimento in via ufficiale". I numeri non raccontano la complessità delle operazioni: finora l’Azienda ha portato a termine l’immunizzazione, quindi anche il richiamo, in 8mila casi, mentre da inizio campagna sono state somministrate 27.032 fiale. Dopo medici, infermieri, dipendenti, volontari delle croci, protezione civile e case di riposo, si è passati agli operatori sanitari come dentisti e comunità terapeutiche, quindi alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco "e adesso sono scattate le prenotazioni per gli insegnanti - ricorda Grignaffini – dalla prossima settimana apriremo anche a loro". Sempre ieri il Pirellone ha fissato i tre centri di vaccinazione di massa per la provincia al Polaris Studios di Carate, all’ex Philips di Monza e all’autodromo.

Ma il problema resta l’approvvigionamento che dovrebbe diventare più regolare a fine mese. Mentre si cerca di costruire un argine alla terza ondata e alla pandemia stessa, torna a salire la pressione sui reparti. I ricoverati sono 167(+6 in un giorno), dei quali 86 a Vimercate, 67 a Desio (5 gravissimi in terapia intensiva) e 14 a Carate. Numeri che raccontano un ritorno alla fase più critica, il 27 febbraio i degenti erano 137, il 10% meno. "È la progressione che spaventa", precisa la direzione costretta anche a riaprire le rianimazioni. Non succedeva da due mesi.