Uno spazio in città ricorderà Giovanni Colli

L’area situata tra via Verdi e via delle Grigne sarà intitolata all’uomo che ha donato la sua proprietà per realizzare il centro Don Orione

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di Gualfrido Galimberti

È stato uno dei seregnesi che più ha fatto per la città ma che, finora, non ha mai avuto il giusto riconoscimento che meritava. L’amministrazione comunale ora porre rimedio a questa mancanza: Giovanni Colli, l’uomo che ha donato tutta la sua proprietà facendo sorgere quello che a oggi è da tutti conosciuto come il “Don Orione“ (nella foto la festa per i 70 anni), sarà ricordato pubblicamente per sempre. A lui sarà intitolata l’area situata tra via Verdi e via delle Grigne. Non una qualunque: oggi adibita a parcheggio, è situata esattamente di fronte al “Don Orione“ sull’altro lato della strada.

La cerimonia di intitolazione è ancora tutta da organizzare, ma ormai la decisione è stata presa. Per compiere l’ultimo passo bisogna attendere soltanto una formalità: il via libera della Prefettura. Poi diventerà largo Giovanni Colli. "La nostra iniziativa – spiega il sindaco Alberto Rossi – nasce da un momento di confronto e di condivisione con il “Don Orione“. Proprio la comunità orionina, in occasione delle celebrazioni per i primi settant’anni di attività dell’istituto, ha voluto lanciare questo stimolo per riconoscere pubblicamente il merito di Giovanni Colli. È lui che ha dato il via a questa storia straordinaria di solidarietà nei confronti dei più poveri. E, a tutt’oggi, il “Don Orione“ continua a essere uno dei luoghi più cari ai seregnesi: ospita la residenza socio assistenziale, le persone con disabilità, da qualche anno è diventato anche la soluzione per dare vita al cosiddetto “Piano freddo“ a beneficio dei senzatetto che durante l’inverno non hanno un riparo. In più, tra quelle mura, una lunga serie di attività, tutte encomiabili". Rossi non si è dimenticato della proposta. Preso dall’emergenza Coronavirus e dalla necessità di dare una veloce risposta ai problemi delle famiglie e delle imprese, ha accantonato per qualche tempo il progetto. Quando la situazione sanitaria ha concesso un momento di tranquillità, ecco che tutto si è rimesso in moto per arrivare all’intitolazione.

Colli, nato a Seregno il 4 giugno 1862, era cresciuto in una famiglia dell’alta borghesia commerciale. Impegnato per il suo lavoro a girare l’Italia, era rimasto affascinato dalla figura del sacerdote piemontese don Luigi Orione, capace di avviare in diversi luoghi opere di accoglienza dei poveri e degli ammalati. Don Orione aveva già contatti seregnesi: si trattava di Pasquale e Cornelia Pozzi, proprietari di una manifattura in città e benefattori del Piccolo Cottolengo di Milano. Diventato ormai anziano, essendo senza figli, Colli aveva voluto redigere testamento lasciando i suoi beni all’Opera di don Orione per realizzare anche in città un’iniziativa caritatevole. Dal desiderio alla realtà è passato poco tempo: Colli è morto il 6 febbraio 1949, il 20 aprile del 1950 ha aperto ufficialmente i battenti l’istituto.