Monza, università della moda all’Accademia Pbs

Dall’idea alla vendita, il professionista del fashion design e della gestione aziendale per l’artigianato 4.0 nel made in Italy

Un progetto pilota rivolto a ragazzi e ragazze tra i 18 e i 29 anni

Un progetto pilota rivolto a ragazzi e ragazze tra i 18 e i 29 anni

Monza-  La sezione moda dell’Accademia Pbs di Monza diventa "università della moda". E’ partito da poche settimane, nella sede di via Porta Lodi 12, il percorso Ifts (Istruzione e formazione tecnico superiore) in "Tecniche integrate di fashion design e gestione aziendale per l’artigianato 4.0 nel made in Italy". Ne uscirà un professionista che abbina creatività, capacità realizzative e competenze tecnologiche. Il percorso è accreditato e finanziato da Regione Lombardia e dal Fondo Sociale Europeo (FSE) ed è rivolto a ragazzi tra i 18 e i 29 anni, residenti e domiciliati in Lombardia, disoccupati, ma con diploma di scuola superiore o diploma di tecnico professionale o in possesso dell’ammissione al 5° anno di liceo, ma non diplomati.

«Si tratta di una figura - spiega la direttrice dell’accademia Anna Del Prete - operativa nei processi di ideazione, produzione, gestione e controllo in contesti di lavoro anche tecnologicamente avanzati; in grado di realizzare piani marketing del prodotto moda: (web 2.0, digital marketing, social media marketing, processi di vendita online); di utilizzare competenze specifiche all’interno dei nuovi orizzonti tecnologici: nuove fasi di produzione, software, metodologie e macchinari innovativi".

Il corso dura un anno scolastico, è gratuito per gli studenti (22 ammessi al primo anno) per un totale di 1.000 ore, di cui 600 di aula/laboratorio (5 giorni a settimana con 6 ore al giorno dalle 8 alle 14) e 400 in stage/tirocinio, in azienda, in un periodo che prevede 8 ore al giorno di lavoro. Sono stati presi accordi con 14 aziende della Brianza, con le quali è stata formalizzata un’associazione temporanea di scopo: i professionisti offriranno il tirocinio e decideranno poi se assumere o meno i ragazzi al termine. Attraverso la creazione ad hoc di un database dei curricula degli allievi, le attività di orientamento potranno agevolare la transizione tra percorso di formazione e inserimento occupazionale, assicurando agli allievi un servizio di placement. Nel percorso verrà affrontato il tema dell’industria tessile e dell’abbigliamento.

Non è necessario sapere già cucire: chi viene da studi teorici si avvarrà di programmi grafici per creare disegni per una collezione di moda; effettuare l’industrializzazione del modello campione; utilizzare software industrial engineering e strumenti di reporting; organizzare campagne di comunicazione e impostare un e-commerce. Per la pratica sartoriale la stampante 3D viene in aiuto, per un Made in Italy 4.0. Saranno introdotti elementi di programmazione, Cloud, Big Data Analytics, Realtà aumentata e virtuale e il suo utilizzo nella comunicazione in ambito tecnico. Promotrice del progetto l’onorevole Valentina Aprea, capogruppo (FI) Commissione scuola e cultura alla Camera e già assessore all’Istruzione formazione e lavoro di Regione Lombardia. "Mi sono fatta promotrice del Ddl del riordino degli Its (Istruzione tecnica superiore), già approvata alla Camera, per la creazione delle Fondazioni Its Academy che insieme agli Ifts daranno vita alla prima filiera tecnologica professionalizzante non accademica, per cui anche il Pnrr ha previsto 1.5 miliardi di euro".