Una distilleria fra i capannoni Gin d’autore nella Brianza dei mobili

Eugenio Belli, titolare della distilleria “Eugin“ di Meda: dagli studi di filosofia alla passione per gli alambicchi

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di Gualfrido Galimberti

La curiosità si è trasformata in gioco, il gioco in passione e infine tutto è diventato una professione. Ad alti livelli: Eugenio Belli, titolare della distilleria “Eugin“ di Meda, ogni anno colleziona premi e riconoscimenti dagli addetti ai lavori e dalle più prestigiose riviste di settore.

Attività decisamente insolita la sua, visto che Meda è la città del mobile, ma è originale anche tutta la sua storia. "Tutto è nato perché è divertente – racconta Belli –. In realtà devo dire che tutto è frutto di una serie di convergenze e di coincidenze. Sognavo di fare il classicista, ho fatto studi di filosofia. Poi una sera sono rimasto folgorato da un film che stavo guardando in televisione: “Profumo-Storia di un assassino“. Affascinato dall’alambicco, ho immaginato di fare qualcosa di simile anch’io". Spinto dalla curiosità, ha approfondito sempre più l’argomento. "L’hobby mi ha messo subito di fronte alle difficoltà – racconta sorridendo – perché banalmente per fare la grappa non avevo disponibilità di vinacce, mentre pensare di fare il whisky o il rum qui in Brianza diventava improponibile. La canna da zucchero non è proprio tipica della zona. Il gin, invece, almeno a livello di materiali di partenza non mi metteva in difficoltà". Tutto è nato così. E il nome non poteva essere più azzeccato: lui Eugenio, la sua attività Eugin.

L’hobby è diventato una professione. E la distilleria di Belli è cresciuta in modo esponenziale quanto a fama e a qualità. Da un alambicco, ora eccone due. E c’è pure lo spazio per aggiungerne un terzo.

Sono nove i gin prodotti con marchio Eugin. "Amo questa attività – racconta il titolare – perché alla fine è creatività. Sono un cuoco mancato, ma anche io nel mio lavoro alla fine metto insieme diversi ingredienti. Accanto alla mia produzione, tuttavia, faccio anche quella per conto terzi. Piccoli numeri, la mia è una distilleria artigianale con tutte le difficoltà che questo comporta. Tra le difficoltà anche quella commerciale, perché il mercato non è ancora pronto. Vero è che ho aperto un negozio a Milano e mi sta dando soddisfazioni, va meglio del previsto".

A Milano, alla fine, Eugin è finito davvero: "Io sono di Milano – racconta Belli – e ho cercato capannoni nella mia città. Prezzi improponibili: mi chiedevano anche 650mila euro. Ho quindi deciso di spostarmi in Brianza e, leggendo gli annunci, mi sono imbattuto in questo spazio di Meda. Qui un’altra coincidenza: un mio amico conosceva il proprietario. Ci siamo intesi, qui mi trovo a mio agio. Luogo facilmente raggiungibile, anche se non mi sarei aspettato di vedere entrare nella distilleria clienti arrivati apposta da Lecce. Il futuro? Ampliare la produzione: anche vodka e amari. È una distilleria, del resto, le possibilità sono infinite".