Un premio “speciale” a Manuela, attrice down

La 41enne ha coltivato la sua passione e con “Frammenti di bellezza” ha ottenuto la menzione come miglior performance da non protagonista

di Barbara Apicella

Ha iniziato a calcare il palcoscenico oltre vent’anni fa. Una grande passione per la recitazione che l’accomuna alla sorella gemella Laura. Adesso il coronamento di un amore con un riconoscimento ufficiale: la menzione particolare di migliore attrice non protagonista nello spettacolo “Frammenti di bellezza” portato in scena con la compagnia Folle Idea di Follarthemya Aps. Un premio importante quello ritirato nei giorni scorsi da Manuela Stucchi, 41 anni, vedanese e attrice con la sindrome di down.

Manuela ha conquistato la giuria del Gran Galà del Teatro Amatoriale della Lombardia, un concorso regionale riservato alle compagnie teatrali amatoriali. Oltre 95 le compagnie che hanno gareggiato. Solo 5 quelle arrivate in finale. Poi i premi ai singoli attori. A Manuela la menzione speciale di miglior attrice non protagonista. Nella motivazione del riconoscimento si legge che l’attrice vedanese è stata premiata "per la buona recitazione, memoria e presenza scenica. Interessante immedesimazione del personaggio rappresentato in tutta la sua spietata crudeltà. Superando ogni ostacolo". La “cattiveria” Manuela non appena è salita sul palcoscenico a ritirare il premio l’ha subito messa da parte. Un immenso sorriso e tanta emozione per l’attrice brianzola che non si aspettava di essere premiata. Anche se Laura non è riuscita a tenere il segreto e quando è arrivata la nomination per l’amatissima sorella l’ha subito avvisata. "Manuela ha iniziato a muovere i primi passi sul palco circa venti anni fa - spiega Laura -. Frequentava l’Aias di Monza e lì ha partecipato a un corso di teatro".

La giovane ha mostrato subito grande interesse e spiccato talento per la recitazione così che poi ha preso parte anche al musical “Pinocchio” allestito dal gruppo Baobab di Monza.

Lo spettacolo è stato portato in tournée per cinque anni, con tredici spettacoli. Impossibile fermare quella passione, poi proseguita con la compagnia Folle Idea di Follarthemya Aps. Una compagnia “particolare” che si avvale di un interessante progetto: quello di portare insieme in scena attori diversamente abili e normodotati.

Infatti come si legge nella presentazione della compagnia in Folle Idea ci sono "differenti persone con differenti diversità". La filosofia alla base del progetto è quella che tutti, sul palco e dietro le quinte, portano un contributo importante e sono tutti uguali. Ciascuno con le proprie peculiarità. Viene utilizzato un metodo di recitazione partecipativo con i vari gruppi di lavoro (il gruppo della regia, il gruppo dei tecnici, degli scenografi, degli addetti all’organizzazione degli spettacoli, e quello degli attori).

Sono 40 le persone coinvolte, di cui 20 sono gli attori.