Un avvio discontinuo dopo il crollo da Covid

Rispetto al 2020 le imprese manifatturiere recuperano il 7 per cento. Ma il 1° trimestre 2021 registra una flessione del -1,1 % sul precedente

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di Martino Agostoni

Dopo il crollo del 2020, prosegue la ripresa per le imprese manifatturiere brianzole ma l’andamento è lento e, nell’avvio del 2021, discontinuo. Soprattutto è più debole se confrontato con Milanese e Lodigiano, dove l’intensità della ripresa è maggiore. Rispetto al 2020, quando con l’avvio dell’emergenza sanitaria si è assistito a un crollo a doppia cifra del fatturato nel settore, il manufatturiero in Brianza ha recuperato il 7% con un progressivo miglioramento avviato a partire dal terzo trimestre 2020. Ma Milano è riuscita a recuperare il 9,4% e Lodi il 9,1%.

Inoltre se la chiusura dell’anno scorso ha avuto il segno positivo, i dati del primo trimestre 2021 indicano una flessione del fatturato delle imprese brianzole del -1,1% rispetto ai 3 mesi precedenti. Mentre a Milano la prima trimestrale è rimasta stabile e a Lodi ha avuto un’ulteriore crescita del 2,2%.

Anche la produzione generale nell’area di Monza e Brianza non è partita spedita nel 2021, con un calo di -1,5% nel primo trimestre rispetto agli ultimi 3 mesi 2020. Anche in questo caso è andata meglio nel Milanese e Lodigiano. Il momento di debolezza per il manifatturiero di Monza e Brianza emerge dall’analisi del primo trimestre 2021 svolta dal Servizio studi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.

L’andamento dell’industria di Monza e Brianza nel primo trimestre 2021 non è positivo neanche nel confronto con il quadro regionale dove, seppur in modo lieve, i valori sono in crescita: la produzione in Lombardia nei primi 3 mesi 2021 è cresciuta dello 0,2%, rispetto al -1,5% brianzolo, e il fatturato dello 0,5%, rispetto al -1,1% brianzolo. Valori positivi invece in relazione agli ordini: le commesse acquisite nel primo trimestre 2021 hanno evidenziato una crescita sul trimestre precedente sia in relazione al mercato estero del +0,3% (anche se minore al quadro lombardo con +1,3%) sia nei confronti della domanda interna del +2,2% (migliore rispetto al +1,3% lombardo).