Seregno Calcio, un assegno per rifare il campo inagibile

L’investimento sarà di 650mila euro

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di Gualfrido Galimberti

Ad aprile, a causa dell’impraticabilità del centro sportivo Seregnello, la società 1913 Seregno Calcio si era vista costretta a lasciare a casa tutti i ragazzi delle giovanili. Il Comune ora corre ai ripari: nei giorni scorsi la Giunta ha approvato il progetto esecutivo per il rifacimento in sintetico del campo di gioco. Un intervento non da poco: salvo imprevisti, l’investimento sarà di 650mila euro.

A chiudere i cancelli di via Platone era stato il Seregno Calcio dopo avere inviato una lettera a tutte le famiglie. Sotto accusa lo stato di salute del campo, che non garantiva più i requisiti minimi di sicurezza mettendo a rischio la salute degli atleti. Le famiglie non avevano accolto favorevolmente la notizia, che arrivava proprio alla fine del periodo delle restrizioni, quando finalmente si pensava che i ragazzi potessero ritornare alla normalità anche con le loro attività extrascolastiche.

A puntare il dito contro il sindaco ci aveva pensato Edoardo Trezzi, capogruppo della Lega, che proprio in un Consiglio comunale aveva spiegato le motivazioni: "A causa dell’intervento dell’assessorato per attrezzare il centro sportivo con le torri faro è stato rovinato il manto in erba del campo da calcio in diversi punti. Di fatto diventa rischioso praticare l’attività".

Il sindaco si era dichiarato dispiaciuto e aveva inoltre aggiunto che, per valorizzare la struttura, il Comune si era già dichiarato favorevole a rifare a sue spese uno dei campi. Il Seregno Calcio aveva indicato quello in erba, concordando sull’opportunità di sostituirlo con uno in sintetico. Il problema era quello di dover fare una corsa contro il tempo, durante il periodo estivo, per evitare di creare problemi alla società con la ripresa dell’attività a settembre. Per questo motivo la Giunta comunale ha approvato alla fine di giugno lo studio di fattibilità, che prevedeva un esborso di 550mila euro. Ora, a distanza di sole tre settimane, ecco il progetto esecutivo che comporta una spesa aggiuntiva di altri 100mila euro per restituire l’impianto alla collettività.

Il campo, visti i tempi della burocrazia, difficilmente potrà essere a disposizione fin da subito. Quando sarà ultimato, tuttavia, sarà di alto livello: uno standard che consentirà di omologarlo fino alla categoria Beretti e Lega Pro, visto che proprio la prima squadra è riuscita ad approdare al calcio professionistico e vuole gettare le basi per puntare alla Serie B.